Sarà il jazzista statunitense Marcus Miller, uno dei musicisti più influenti del nostro tempo, ad inaugurare la terza edizione del Sicilia Jazz Festival. Dall’alto di una prestigiosa carriera di oltre trent’anni, è stato due volte vincitore del Grammy Award e nel 2013 è stato nominato Artista UNESCO per la Pace. Una star internazionale che si esibirà in una prima mondiale, aprendo il tour europeo con brani appositamente commissionati e l’accompagnamento dell’Orchestra Jazz Siciliana, unico concerto d’orchestra previsto in Europa.
Il SICILIA JAZZ FESTIVAL è ormai da tre anni strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra.
Non per caso siciliani e neri d’America hanno dato vita al Jazz. Ripercorrendone la storia emergono vicende di personaggi siciliani singolari ed unici nel loro genere, primo fra tutti Nick La Rocca, da molti considerato l’inventore del Jazz, della musica di genere e dell’improvvisazione, segmento turistico collegato ai Grandi eventi di richiamo, su cui tanto ha puntato l’Amministrazione Regionale in questo ultimo triennio creando un Festival unico in cui, accanto a stelle internazionali, viene data grandissima attenzione alla produzione jazzistica ed agli interpreti siciliani di alto livello.
Artisti come Marcus Miller, in scena allo Steri il 23 giugno alle ore 21:30, Anastacia, Diane Schuur, Gregory Porter, Judith Hill, The Manhattan Transfer, gli Earth Wind & Fire experience, Manuel Agnelli, Bob Mintzer, Dave Holland che si esibiranno con l’Orchestra Jazz Siciliana in repertori musicali inediti rivisitati in chiave jazz con arrangiamenti originali.
E non è tutto: il Sicilia Jazz Festival, grazie alla realizzazione di oltre cento concerti in diversi siti monumentali del centro storico di Palermo, sarà vetrina per le giovani leve dei Conservatori isolani, elemento questo che caratterizza il Sicilia Jazz Festival rispetto agli altri festival nel mondo. Spazio ai giovani musicisti siciliani che coltivano questo genere musicale e vengono premiati per la loro professionalità e per il loro talento in un palcoscenico apprezzato anche da testate internazionali quali Down Beat, Jazz Journal, Jazz Wise, Jazz Europe, Jazz Podium, All About Jazz, Jazz Couleur, Concerto, Nettavisen, Jazz Forum, Jazz Espresso ed ancora testate nazionali come Musica Jazz e JAZZIT.
Il Sicilia Jazz Festival vuole proporsi come l’unico Festival al mondo interamente dedicato alle produzioni orchestrali eseguite, oltre che dall’Orchestra Jazz Siciliana, dai giovani allievi dei conservatori e dai più affermati musicisti residenti.
Dal 23 giugno al 2 luglio, dopo i grandi numeri delle due precedenti edizioni e della preview Winter di gennaio, saranno realizzate produzioni orchestrali con grandi artisti del panorama internazionale nelle sedi di Palazzo Chiaramonte Steri e del Teatro di Verdura. Tante prime assolute con produzioni inedite appositamente commissionate, diversi concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da big band e da tanti nostri giovani musicisti. E’ già in prevendita l’abbonamento del SJF Summer 2023 con ben 9 concerti previsti dal 24 giugno al 2 luglio al Teatro di Verdura. L’inaugurazione del Sicilia Jazz Festival è prevista invece il 23 giugno allo Steri con Marcus Miller, fuori abbonamento.
Bob Mintzer è sassofonista e clarinettista di eccelse virtù ma soprattutto è musicista dalle molte anime. Attraverso ciascuna di esse nell’arco di una carriera lunga mezzo secolo ha saputo esprimere una concezione straordinariamente ampia, originale e sovente innovativa del linguaggio jazzistico e delle sue molte declinazioni. Buona parte della popolarità gli deriva sicuramente dalla lunga militanza (iniziata nel 1991) negli Yellowjackets, la celebre band di jazz-fusion che prendendo spunto dai leggendari Weather Report ne proseguiva l’estetica sonora, centrifugando i panni del jazz coi linguaggi del rock e della fusion più elettrica. Tuttavia, l’importanza di Mintzer va oltre il pur acclamato e tuttora perdurante sodalizio con le famose “giacchette gialle” (come in inglese chiamano le vespe) poiché il musicista statunitense è da tempo apprezzato come una delle figure preminenti della scena jazzistica contemporanea in virtù di una superiore tecnica strumentale (sia al sax tenore sia al contralto sia al clarinetto basso) e di eccellenti doti di compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Fin dai suoi trascorsi giovanili a New York, Mintzer ha voluto cimentarsi con ogni genere d’esperienza musicale, suonando con big band, quartetti jazz, ensemble di rhythm’n blues e pure gruppi latini di “salsa”, assorbendo e metabolizzando umori molto diversi che ne hanno progressivamente arricchito la tavolozza sonora. Nella sua poliedrica attività Mintzer ha affrontato con uguale perentorietà brani di musica sinfonica e ardite trascrizioni per big band, arrangiamenti per celebrità come Buddy Rich, Jaco Pastorius, Gil Evans, Tito Puente, Billy Cobham, Bobby McFerrin e Kurt Elling e impegnativi adattamenti per la New York Philharmonic e l’American Ballet Theatre, oltre ad uno sterminato elenco di prestigiose collaborazioni di area pop, rock e rhythm’n blues, come quelle con James Taylor, i Queen, Steve Winwood e Aretha Franklin, che gli hanno fruttato oltre una dozzina di nominations ai Grammy Awards, una delle quali trasformata in vittoria, nel 2001, per la categoria “grande orchestra” grazie all’album “Homage to Count Basie”. Oggi la figura di Mintzer si staglia nitida per una visione globale del jazz capace di coniugare purezza acustica ed elettricità, piccole formazioni ed ampi organici orchestrali, solida tradizione e sguardo aperto al futuro.
Tra i concerti degli altri big presenti questa estate vi sono: Diane Schurr il 24 giugno, Bob Mintzer il 25 giugno, Gregory Porter il 26 giugno, Anastacia il 27 giugno, Al McKay – Earth Wind & Fire Experience il 28 giugno, Judith Hill il 29 giugno, Dave Holland il 30 giugno, Manuel Agnelli il 1 luglio e The Manhattan Transfer il 2 luglio. Tutti I concerti dei big saranno accompagnati dall’Orchestra Jazz Siciliana diretta da Carolina Bubbico, Giuseppe Vasapolli, Dave Holland, Bob Mintzer, Domenico Riina, Antonino Pedone, Gianna Fratta e Vito Giordano. Altra novità di quest’anno è la realizzazione di alcuni spettacoli a Palazzo Butera, questo per valorizzare ancora di più le bellezze storiche e monumentali della nostra terra.Così il Sicilia Jazz Festival si posiziona tra le realtà emergenti nel panorama mondiale dei festival, in cui la musica jazz è lo strumento, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia Jazz Festival per il terzo anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita e forza interiore. Inoltre, il SJF si vanta di essere una kermesse musicale con produzioni inedite e progetti esclusivi jazz rispetto a tanti altri festival mondiali. Ricordiamo che grazie all’impegno dell’Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO e leggenda del Jazz, Herbie Hancock, il Jazz, è stato riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità, per condividere i valori di un genere musicale profondamente significativo. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità che viene suonato con le note in JAZZ da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali.
Saranno presenti anche quest’anno con numerose esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori “Vincenzo Bellini” di Catania, “Arcangelo Corelli” di Messina,“Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Antonio Scontrino” di Trapani, e “Arturo Toscanini” di Ribera.