Tra l’urgenza di agire e la ricerca sulla condizione umana, prenderà il via tra pochi giorni “La passione dei possibili”, ampio calendario di spettacoli, appuntamenti, workshop, dedicato alla celebre coreografa Maguy Marin dal Reggio Parma Festival 2023, accogliendo gli appassionati di danza italiani nei teatri delle due città emiliane per sette mesi, dal 30 maggio fino a dicembre.
L’artista
Leone d’oro alla carriera alla Biennale di danza 2016 di Venezia, Maguy Marin è una delle più importanti coreografe contemporanee a livello internazionale. Figlia di esuli spagnoli in fuga a Tolosa dalla dittatura franchista, attiva dal 1976, ha frequentato la scuola Mudra di Maurice Béjart con Micha van Hoecke per entrare poi nel Balletto del XX Secolo di Béjart e interpretare ruoli di primo piano. Ben presto il suo talento coreografico e artistico e la sua urgenza di dire e agire, la portano a dar vita ad una propria compagnia e ad orientarsi verso il tanztheater. Non insolito sentirla definire infatti la versione francese di Pina Bausch, nonostante espressività e riferimenti diversi. Animata da un desiderio di denuncia e giustizia, eclettica e audace, appassionata delle questioni sociali, ispirata, tra gli altri, da Beckett, Brecht, Karl Valentin, Marin ha abbandonato presto l’estetica della perfezione e ha orientato la propria scelta stilistica verso una dimensione più politica e più teatrale, con una cifra inconfondibile, disperata o grottesca, tenera o feroce, sostanzialmente umana, ospite dell’imperfetto e del fragile. Un’artista che ha saputo sempre trovare strade nuove, in una complessa ricerca che, mentre ha fatto “prendere corpo” ai corpi danzanti, ha consegnato alla danza contemporanea una forza travolgente.
Il programma
Le danze si apriranno martedì 30 maggio, alle 18 al teatro Valli di Reggio Emilia con la proiezione del film biografico “Maguy Marin – L’urgence d’agir” di David Mambouch, regista e figlio della coreografa. La Marin sarà presente nell’incontro, a seguire, con il pubblico. Al centro del film, “May B”, del 1981, il capolavoro dell’artista, che rimanda a “Finale di partita” e “Aspettando Godot”, in cui sconvolse tutto ciò che si era pensato sulla danza contemporanea fino a quel momento e che la rese celebre in tutto il mondo. “May B”,rappresentata 750 volte in cinque continenti, sarà in scena la sera successiva, al Teatro Regio di Parma, il 31 maggio. Il calendario, quasi una residenza artistica su due città e cinque teatri, prevede altre pièce di repertorio, come “Singspiele”, “Umwelt”, “Nocturnes”, ma anche una nuova creazione molto importante, nel prossimo novembre, ispirata all’era della infocrazia. Nell’ottica del dialogo e dello scambio sono previste inoltre due settimane di alta formazione, scambio, dialogo rivolto ad artisti professionisti della danza, del teatro e della musica, sotto il titolo “Può sempre servire” e la presenza, in cartellone, di una affermata compagnia italiana, la MM Contemporary Dance Company diretta dal coreografo Michele Merola, con due spettacoli, “Grosse Fuge” e “Duo d’Eden”.
“Un sostegno raro”
“Trovare oggi un territorio, una città, una regione che sostiene un lavoro d’artista ha qualcosa di miracoloso, molto raro – ha detto la stessa Marin alla presentazione del programma – Cioè sostenere un percorso, intendo, che abbia anche qualcosa della trasmissione, con incontri e stage, atelier”. E alla domanda se il pubblico vada formato, ha risposto: “Il pubblico va de-formato. De-formare significa far vedere cose molto diverse, penso sia veramente importante incoraggiare il pubblico alla curiosità, allo sconosciuto, all’estraneo, perché non si sa mai cosa si incontrerà andando a teatro, ed è questo che è importante. Ognuno deve trovarsi davanti alla propria capacità di pensare e di riflettere”.
Il Reggio Parma Festival 2023
Fondato nel 2001 da una legge dello Stato con una formula di collaborazione territoriale senza precedenti in Italia, il Reggio Parma punta a un’offerta culturale di alto livello in una prospettiva nazionale e internazionale. Ne sono soci i Comune di Parma e Reggio Emilia, le Fondazioni I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Due di Parma e Teatro Regio di Parma.
Il cartellone di proposte 2023, oltre alla poderosa rassegna dedicata a Maguy Marin, al teatro, propone la messa in scena del Peer Gynt di Edvard Grieg dall’opera di Ibsen, una produzione realizzata da Fondazione Teatro Due in collaborazione con LaFil-Filarmonica di Milano e la regia di Daniele Abbado, fino alla musica, mentre va in scena il Festival Verdi, con il Gala Verdiano, concerto che quest’anno si inserisce negli eventi a sostegno di Villa Verdi a Sant’Agata, e con un concerto, in previsione all’inizio del 2024 al Teatro Municipale Valli, che vuole celebrare i cent’anni dalla nascita di Luigi Nono e i dieci dalla scomparsa di Claudio Abbado.
Tutti gli appuntamenti e gli spettacoli sono su prenotazione
Maggiori informazioni su
https://reggioparmafestival.it/maguy-marin/
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