La crisi esistenziale dei nativi digitali al centro della coreografia di uno degli artisti internazionali più significativi della sua generazione: in occasione di Diafanie. Materia e Luce, la stagione danza 2023 realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza ORBITA | Spellbound, torna a Roma Marcos Morau per presentare, insieme alla compagnia Led Silhouette, Los Perros, il 31 marzo in prima nazionale al Teatro Palladium.
I cosiddetti millennials sono nati e cresciuti in uno scenario instabile e convulso in cui il dominio della tecnologia e la pervasività dei nuovi media hanno generato processi di disumanizzazione e isolamento, di fronte ai quali i nativi digitali reagiscono prevalentemente con schermature individuali e creazioni di identità differenziate. In questa contemporaneità che devasta i corpi fragili, schiacciati nella contraddizione fra ribellione e docilità, la sola risposta può essere la comprensione, l’empatia, l’amore come risorsa urgente. Los Perros è allora uno spettacolo-manifesto che invita a costruire uno stato di resistenza fondato sul senso di comunità e di unione: in scena i danzatori sono dunque cani che vagano, cani che si ritrovano, che si riconoscono vulnerabili, che condividono gioia, ma anche dolore, che cadono e si rialzano, che danzano, che si ribellano attraverso l’amore, la generosità e l’impegno, per trovare in quel cammino comune il senso della propria vita, per superare insieme violenza e degrado. Los Perros è una danza appassionata che trova il suo significato più puro nella ripetizione e nella catarsi. È la storia dell’uomo che si contempla nell’altro per ritrovarsi. Due uomini abbracciati. Due uomini che danzano finché tutto finisce e tutto ricomincia.
Subito dopo la creazione di Morau andrà in scena If you were a man di Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet. La coreografia è uno studio per quattro uomini che riflette sulla possibilità di concepire nuove forme di ascolto, per scoprire le inaspettate meraviglie di un dialogo “silenzioso”.
Marcos Morau è considerato uno degli artisti più creativi della sua generazione a livello europeo, oltre alla direzione della sua compagnia La Veronal, fondata nel 2005, ha creato produzioni originali per prestigiosi ensemble come la National Dance Company of Spain, Scapino Ballet Rotterdam, Skånes Dansteater, Göteborg Operans Danskompani, Ballet de Lorraine e Carte Blanche Norway, Spellbound Contemporary Ballet solo per citarne alcuni.
Led Silhouette, compagnia fondata e diretta da Martxel Rodriguez e Jon López quando nel 2016, parallelamente all’attività di interpreti ne La Veronal, nel 2016 iniziano il loro percorso di creazione autonoma. Dalla prima performance del 2016, Moira, coprodotto e presentato in anteprima al Festival 10 Sentidos di Valencia, hanno ottenuto consensi e premi e sviluppato opere per teatri come Cuarta Pared a Madrid, Festival DNA nella sua edizione 2018 o il Museo Centre del Carmen a Valencia. Consapevoli del potenziale trasformativo delle arti all’interno della società, i loro progetti mirano a promuovere la partecipazione e l’empowerment di diversi gruppi sociali, creando una rete tra comunità e persone.
Realizzata da ORBITA | Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, nasce finalmente a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal10 gennaio al 17 maggio 2023 al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti, Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal Libano, Masoumeh Jalalieh dall’Iran, Michael Getman da Israele e Caroline Shaw con Vanessa Goodmandal Canada, che presentano i loro lavori per la prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha conquistato tutto il mondo.
Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni, Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione degli spettacoli.
Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente.