Artista eclettico, autore di teatro e scrittore con cinque libri all’attivo, Claudio Morici indaga da sempre le molteplici sfaccettature della contemporaneità, con sguardo comico e dai tratti cinici, come in questo lavoro, una produzione Teatro Metastasio di Prato, da lui stesso ideato e interpretato per riflettere su quanto la dipendenza digitale e l’intelligenza artificiale siano diventate ormai strumenti e interlocutrici reali con cui interagire e relazionarsi, simulando comportamenti, relazioni e reazioni umane. Il monologo diventa, infatti, l’occasione per raccontare il disagio del nostro tempo post e pre pandemia, tra solitudini, bisogno d’affetto, desideri di contatto e abuso di tecnologia.
Sul palcoscenico prende vita, così, il divertente racconto di un uomo alle prese con la versione maschile, e farlocca, del più noto assistente vocale. In mondo in cui nessuno fa più domande, queste toccano solo ad Alexo, che entra in un periodo complicato della vita dell’artista che decide di regalarsi un assistente vocale, acquistandolo a risparmio da un cinese sotto casa. Le sue prestazioni sono però molto diverse da quelle dei suoi colleghi di marca: italo-cinese, romano di Torpignattara: «Alexo fa un po’ come gli pare – annota Claudio Morici – Si addormenta, non risponde, si rifiuta di mettere musica che ritiene di basso livello». Solo quando l’artista gli chiede di contattare una ragazza (Loredana), l’assistente vocale diventa improvvisamente efficiente. Grazie alla possibilità di accedere a milioni di siti, ai testi dei più grandi poeti della storia, alle ultime ricerche in campo psicologico, Alexo riesce a conquistare il cuore della ragazza con messaggi strategici e mirati, ma per conto dello stesso Claudio. Tutto sembra andare per il meglio, se non fosse che Claudio si comporta in modo egoista e Alexo non si farà problemi a rubargli la fidanzata.
Claudio Morici è scrittore, autore e attore teatrale. Ha pubblicato 5 romanzi tra cui La terra vista dalla Luna (Bompiani, 2009), L’uomo d’argento (E/O, 2012), Confessioni di uno Spammer (E/O, 2014). Ha scritto reportage per Il Venerdì, Internazionale, MinimaetMoralia. I suoi spettacoli teatrali hanno riempito teatri off romani e girato per tutta Italia. 46 tentativi di lettera a mio figlio è finalista In-Box 2019. Il Grande Carrello (tratto dal libro-inchiesta di Fabio Ciconte e Stefano Liberti) ha debuttato al Festival di Internazionale nel 2019. I suoi pezzi brevi sono passati su La7, Rainews, Radio3, repubblica.it, corriere.it, nel varietà streaming del Teatro di Roma. Pochi giorni prima del lockdown era in finale a Italia’s Got Talent, con un pezzo comico in cui recensiva l’elenco telefonico di Roma del 2012. I suoi video sono andati in onda su Propaganda Live.