In piena pandemia il regista Joe Wright ( L’ora più buia , Espiazione ) è andato in Sicilia e ha realizzato un musical su uno degli eroi più amati della letteratura classica. Non è, ovviamente, il primo regista ad aver portato sullo schermo Cyrano de Bergerac : dozzine di film e musical teatrali lo hanno preceduto tra cui Roxanne (1987) con Steve Martin e Cyrano de Bergerac (1990) con Gerard Depardieu.
La nuova versione di Wright, al cinema dal 3 marzo, sebbene anch’essa sia basata sull’opera teatrale di Edmond Rostan del 1897, si rivela un’esperienza cinematografica molto diversa. Nei precedenti racconti, Cyrano sfoggia un naso incredibilmente grande. Nel film di Wright, il tratto fisico che rende Cyrano, Peter Dinklage, invisibile agli occhi degli altri, nonostante la sua evidente intelligenza e coraggio, è la sua statura; come osa ambire alla mano della più grande bellezza della terra ( Hley Bennett di Hillbilly Elegy ), quando la sua raggiunge a malapena la sua clavicola?
Nella vita pubblica, è un impavido narratore, un noto spadaccino il cui spirito letterario è affilato quasi quanto la sua lama. In privato, si strugge per l’adorabile Roxanne, la cui povertà la costringe ad accettare le attenzioni di un nobile predatore, De Guiche. Ma Cyrano non è l’unico ad ambire alla bella Roxanne, un giovane soldato di nome Christian ( Kelvin Harrison Jr. di Waves ) ha messo gli occhi sula stessa ragazza, anche se gli mancano le capacità verbali, o almeno la sicurezza, per corteggiarla. E così i due uniscono le forze per creare una sorta di super corteggiatore: il viso impeccabile di Christian, le belle parole di Cyrano. Il nostro eroe compone le lettere di Christian e presto Roxanne crede che Christian sia tanto erudito quanto bello.
Wright conferma il suo talento a creare mondi sontuosi come in Anna Karenina e nella recente serie La donna alla finestra. Un cast d’eccezione e gli esterni inondati dal sole portano invece nuova linfa alla pièce teatrale di Erica Schmidt del 2018. Ogni inquadratura è incorniciata come un dipinto rinascimentale. Il risultato è un musical che vanta una colonna sonora commovente, scritta dai fratelli The National Bryce e Aaron Dessner, con l’aiuto dei testi del frontman Matt Berninger e Carin Besser. ‘Wherever I Fall’. Da vedere