Christian fa il picchiatore per Lino, boss della Città-Palazzo. Insieme a Davide, figlio del boss, si dedica a minacce ed estorsioni ma aspira ad un ruolo più alto, che Lino si rifiuta di dargli. Le cose peggiorano a causa di un misterioso ed implacabile dolore alle mani che gli impedisce di portare a termine anche gli incarichi più semplici, almeno fino a quando proprio su quelle mani appaiono due stimmate e Christian resuscita miracolosamente Rachele, sua vicina di casa finita in overdose. Questa la sinossi del supernatural drama in onda da 28 gennaio su Sky Atlantic, on demand su Sky e in streaming su NOW
Con le stimmate, le ferite dei santi, Christian inizierà a fare miracoli. Sulle tracce di Christian e del suo mistero si metterà presto Matteo, diffidente emissario del Vaticano ossessionato dal trovare qualcuno i cui poteri taumaturgici siano veri, interpretato dal vincitore del David di Donatello Claudio Santamaria. Accanto a Edoardo Pesce e a Claudio Santamaria nel cast: Silvia D’Amico nei panni di Rachele, una ragazza problematica vicina a Christian.
La serie, diretta da Stefano Lodovichi, è nata da un’idea di Roberto “Saku” Cinardi, ed è liberamente ispirata a Stigmate, la graphic novel di Claudio Piersanti e Lorenzo Mattotti. Una novità nel panorama televisivo italiano, Christian combina generi come il pulp, il thriller, il soprannaturale, il dramma e, perché no, anche la commedia, creando una combinazione unica.
Riguardo al suo personaggio Edoardo Pesce ha detto in conferenza stampa: “Mi sono affezionato al personaggio di Christian, è la prima volta che sono protagonista di una serie ed è un impegno non indifferente. Ci sono voluti circa tre mesi. Leggendo la sceneggiatura ho visto subito la possibilità di inserire le mie caratteristiche personali, quindi Christian è anche un po’ Edoardo. È un ragazzo molto semplice che non ha obiettivi di potere, non è avido. Riceve questo regalo e non sa cosa fare”.
Per Claudio Santamaria il suo personaggio contiene riferimenti biblici da San Tomaso a Isacco, messi alla prova dal Signore. “Egli è anche l’Arcangelo Gabriele, il braccio armato di Dio”. “Tutti questi aspetti lo rendono estremamente conflittuale e questa tormento è intrinseco al Mistero della Fede. Il suo compito è certificare i miracoli, capire se si tratta di una truffa o di qualcosa di vero. Lui stesso ha avuto un incontro molto ravvicinato con qualcosa nel suo passato”.
La serie ha il merito di aver abbattuto gli standard tipici del panorama televisivo italiano e di aprirsi anche all’estero con una storia dal respiro internazionale