Nel cuore di Roma, con vista San Pietro, si erge un Palazzo. Il proprietario, come un mecenate rinascimentale, negli anni offre asilo ad una eclettica comunità di amici che ne trasforma ogni angolo in un set cinematografico permanente. Questa è la storia del bel documentario di Federica Di Giacomo presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 78. Per la regista di Liberami, vincitore del Premio Orizzonti come Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia 2016, si è aggiudicato anche il premio Tasca D’Almerita alla XV edizione del SalinaDocFest sul tema “Paure Sogni Visioni. La trama racconta di Mauro, il più carismatico del gruppo, dirige i condomini in un film visionario, isolandosi progressivamente dal mondo esterno fino a non uscire più dal Palazzo. Nel momento della sua morte prematura, il gruppo di amici si ritrova, chiamato a ricevere in eredità le migliaia di ore filmate del capolavoro incompiuto a cui tutti hanno preso parte. Un lascito che scuote lo spirito assopito del gruppo e mette ciascuno a confronto con i propri sogni giovanili, in un tragicomico romanzo di formazione fuori tempo massimo.
Il film è stato presentato in anteprima regionale nell’ambito di una edizione che ha riscosso un grande successo di pubblico. La giuria composta da Catherine Bizern (Cinéma du Rèel), François Caillat (regista) e presieduta da Richard Copans (Les Film d’Ici), nell’attribuire il premio si è così espressa: “Il film che noi abbiamo scelto è una proposta generosa e affascinante, un film corale che chiama in causa la storia del cinema. Ci fa incontrare una comunità che si è fondata sulla fede assoluta nel cinema e che attorno al suo protagonista ha passato la propria giovinezza girando un film come fosse un capolavoro. Cosa resta oggi delle loro vite dopo che l’utopia si è dissolta nel tempo?”
I giurati hanno inoltre assegnato una menzione speciale a The Blunder of love di Rocco di Mento in anteprima regionale perché è: “un film che racconta la mitologia di una famiglia: quella del regista. una storia, al contempo, di amore folle e di odio, di ricordi e di rimozione, di certezze e di dubbi. Ovvero la materia complessa e contraddittoria che caratterizza lo spessore delle nostre vite”. Il Premio Signum 2021 della Giuria Studenti va a Naviganti di Daniele De Michele “Donpasta”, presentato in anteprima regionale. Ad assegnare il premio alcuni studenti dell’educandato scuola Maria Adelaide di Palermo e con loro gli allievi dell’Istituto Isa Conti, Eller Vainicher di Lipari. “Per essere riuscito, con l’abilità costruttiva di un ostinato visionario, a suggerire nuove soluzioni che diano spazio e respiro all’arte, nelle sue diverse forme, intesa come linguaggio universale, ma anche come terapia per il corpo e l’anima, necessaria a superare e lenire l’attuale periodo di disagio emotivo ed esistenziale che stiamo attraversando”.