Sarà presentato in anteprima italiana al Trieste Film Festival (21-30 gennaio), tra i film del Concorso intitolato a Corso Salani, ULTIMINA, il nuovo film documentario di Jacopo Quadri, che ha avuto la sua anteprima mondiale in Concorso all’International Documentary Film Festival (IDFA) di Amsterdam, il più importante festival di documentari al mondo.
Girato nel corso degli ultimi anni, il film è un ritratto di Ultima Capecchi, oggi 86enne, che vive sola vicino a Sovana, isolata nella campagna della Maremma. Ultimina ci immerge, anche con l’aiuto delle fotografie di famiglia, nel suo passato dove comandavano le leggi di uomini violenti, veri padri padroni. Lei, che doveva essere l’ultima di tanti figli ma che fu seguita dalla sorellina Finis, ha attraversato il secolo a testa alta non smettendo mai di lavorare. Un ritratto di una donna forte che ha il dono della parola limpida e l’amore per il racconto. Il tono della sua voce è alto e chiaro, il suo parlare vivace come un fiume; la sua mente lucida e il suo corpo di camminatrice fiero e attivo.
Jacopo Quadri ci accompagna con delicatezza in questo viaggio nel mondo di Ultimina: con lei stiamo a vegliare la sera solitaria, siamo con lei a zappare la terra secca che forse sarà orto, la seguiamo a piedi nella campagna spopolata, dove non si incontra mai nessuno e i rapporti avvengono solo per telefono. La seguiamo nelle camminate al cimitero del paese e nella vita di ogni giorno, a cogliere gli ortaggi nei poderi vicini. Con lei riflettiamo sul senso del finire sottoterra in un mondo sventrato dalle partenze, in un luogo dove tanto si è lavorato e che ora è senza futuro. «Ultimina è elegante, non ha rancori, ma se tornasse indietro avrebbe voluto aiutare le altre donne a non farsi sottomettere».
Prodotto da Ubulibri in collaborazione con Rai Cinema, è diretto e montato da Jacopo Quadri; fotografia Greta De Lazzaris, musica Valerio Vigliar, suono Daniela Bassani e Nicolò Tettamanti.