“Criminal Love“, scritta e arrangiata dalla cantautrice e polistrumentista italo-francese DOLCHE, all’anagrafe Christine Herin, è una canzone che l’artista ha voluto dedicare alla moglie. La descrizione poetica di un amore criminale che, come recita il ritornello, “rompe le ossa e ruba l’anima“. Una ballad rock dal sound acustico con incursioni folk arricchita dal suono di un antico Vibraphonette degli anni ’50.
«Una passione travolgente è il migliore degli stimoli creativi – afferma Dolche – Mentre su alcune canzoni lavoro per molto tempo, con “Criminal Love” mi è bastata un’ora ed era già perfetta. Anche in studio di registrazione in Svezia è successa la stessa cosa: durante le prove microfono ho preso la chitarra e ho cantato e suonato tutto il brano senza neanche rendermi contro che si stesse già registrando. Quando ho finito, il produttore mi ha detto: “È stata perfetta! Non potremmo mai farla meglio di così!”. Sugli altri brani abbiamo lavorato giorni, ma “Criminal Love” è uscita buona la prima. Questa canzone ha qualcosa di magico. Vuole semplicemente esistere da sola e cantare d’amore».
“Exotic Diorama” è l’album di debutto del nuovo progetto Dolche, anticipato dall’uscita di 5 brani l’ultimo dei quali è “Big Man“, uscito il 18 giugno. Questo singolo, nel quale Dolche affronta la tematica della diversità, è accompagnato da un video in cui l’artista mescola, attraverso la tecnica del Deepfake, i volti dei passanti delle strade di New York, creando così nuovi esseri umani che abbattono i pregiudizi legati alla razza, alla religione e al genere (video al link: ). Gli altri brani usciti sono: “Psycho Killer“, cover della celebre canzone dei Talking Heads “Canzone d’Amore”, “Supernova” e “Roma”, omaggio alla città eterna dove l’artista vive da molti anni.
Christine Herin, che da anni risiede e lavora tra Roma e New York, ha già all’attivo 5 album e si è esibita in centinaia di concerti in tutta Europa sotto lo pseudonimo di Naif Herin. Il suo nuovo progetto Dolche è un omaggio alle atmosfere retrò e nostalgiche raffigurate nel capolavoro cinematografico di Federico Fellini “La Dolce Vita” con l’aggiunta delle iniziali di Christine (C e H). L’artista si presenta con un particolare e accattivante look impreziosito da una corona di fiori e corna di mucca come tributo alle sue origini valdostane.
Dolche spicca per il suo stile musicale eclettico in grado di toccare diversi generi (folk, chanson française, world music, classical music, funk, electronic music), scrive tutte le sue canzoni e sa suonare diversi strumenti tra cui il pianoforte, la chitarra, il basso e le tastiere elettroniche.
Negli anni ha collaborato con importanti musicisti, produttori e artisti internazionali (tra i quali il sassofonista Maceo Parker, il chitarrista Marc Ribot, e il celebre dottore musicista statunitense Neal Barnard) e italiani (tra i quali Arisa e Paola Turci) e nel 2007 ha aperto il concerto di Lauryn Hill durante il San Bitter Summer Festival di Lucca. All’attività musicale affianca da sempre l’impegno nel sociale sostenendo numerose cause che difendono la libertà e i diritti degli esseri umani e degli animali e da anni, insieme alla moglie, è ambasciatrice della comunità LGBTQ.