Dal 30 gennaio al cinema Villetta con ospiti il nuovo film di Ivano De Matteo con Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Vinicio Marchioni e Bebo Storti. Ivano De Matteo dopo I nostri ragazzi torna alle atmosfere di contrasti familiari passionali che hanno caratterizzato la parte più fortunata della sua cinematografia.
Il film, in sala dal 30 gennaio, è una produzione Rodeo Drive con Rai Cinema e Les Films D’Ici e distribuito da Academy Two. Ci troviamo in una villetta benestante nel Nord Est d’Italia dove un evento tragico fara’ emergere le ipocrisie di un nucleo di persone in apparenza rispettabile. Giorgio (Marco Giallini) e Diletta (Michela Cescon) ostentano una vita matrimoniale felice nel quale comunque si intravedono lacerazioni che nascondono segreti e bugie. Una figlia adolescente, Beatrice (Monica Billiani) le cui inquietudini emergono in un carattere scontroso e ribelle. Quando un ragazzo innocente, rumeno, viene ucciso perché scambiato per ladro, gli abitanti della comunita’ saranno costretti a scoprire il proprio lato oscuro, scegliendo di voltare il capo dall’altra parte.
Il regista ammette di essersi ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto in un piccolo paesino “dove tutti si conoscono”. Ognuno dei personaggi simboleggia uno dei sette peccati capitali. C’e’ Cristina Flutur (l’assistente domestica Sonja), Ioan Tiberiu Dobrica (il figlio adolescente, Adrian), Bebo Storti nei panni di un ortopedico disonesto, Massimiliano Gallo in quelli del commissario Panti coinvolto nel malaffare e Vinicio Marchioni , un prete non proprio integerrimo.
Di Matteo punta il dito contro quella fetta di Italia che si vanta di integrare mode e costumi provenienti dall’Estero, ma lo fa “all’italiana”, che il più delle volte significa aggiungere una buona dose d’ipocrisia. Nel film tutti potrebbero fare scelte differenti invece sono interessati a difendere un perbenismo che e’ solo di facciata. Percvh’ quando c’e’ da affrontare una realta’ che mette in pericolo i propri privilegi, una quotidianita’ che seppure corrotta garantisce la difesa dello status quo e della propria rendita di posizione, i borghesi non si muovono.
Nel film nessuno e’ innocente. “Parto sempre dalla famiglia con l’idea che, alla fine, in questa istituzione nessuno è salvabile – precisa De Matteo – neppure il mio stesso figlio che a un certo punto potrebbe ubriacarsi e uccidere qualcuno”.
Il film affronta anche un tema attuale, la legittima difesa che veicola in modo pericoloso l’idea di una giustizia fai da te, contraria a un modello di società che punta al benessere condiviso, al superamento di discriminazioni e violenze.