Come abbiamo appena avuto modo di vedere con la tragedia che ha coinvolto Kobe Bryant e altre otto persone, la vita è un privilegio che va omaggiato ogni giorno. Essere grati solo per aver modo di respirare ancora un’altra volta. Non solo. Ricordiamoci di dire sempre alle persone che amiamo che le amiamo. Sembra così scontato e non lo è. Non lo è mai.
Lo sanno bene anche i protagonisti di “Ghost – Il Musical”, Sam (Mirko Ranù), Molly (Giulia Sol), e Oda Mae (Gloria Enchill) che durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo ribadiscono proprio questo. “Il musical darà una spinta in più a tutte le coppie a dirsi ti amo, a rinforzare il legame che esiste tra loro e a dare valore alle cose importanti della vita ed è quello che più ci importa alla fine dello show”.
La storia riprende fedelmente il film della Paramount Pictures con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopy Goldberg, vincitore di un Golden Globe per la miglior attrice non protagonista (Whoopy Goldberg) e per la miglior sceneggiatura, ma sposa appieno le regole del teatro con trucchi di scena degni di un set cinematografico e ideati da Paolo Carta.
La forza di Ghost Il Musical è soprattutto nella storia. Sono gli archetipi dell’amore che non può ritornare alla fisicità terrena a generare nel pubblico fascino e inquietudine. Dal mito di Orfeo che non può guardare la sua Euridice se non a costo di perderla per sempre fino alla letteratura romantica che ha ispirato gli atti bianchi di molti balletti, animati da spiriti di fanciulle innamorate.
Non è semplice trasporre un film di così grande successo sul palcoscenico ma questo adattamento della sceneggiatura originale di Bruce Joel Rubin per con la regia di Federico Bellone riesce assolutamente nell’intento.
La produzione è internazionale (Show Bees in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment) e lo spettacolo sarà in tournée nelle principali piazze italiane. Dal Teatro EuropAudorium di Bologna, il 25 e 26 gennaio, al Teatro Sistina di Roma dal 28 gennaio al 9 febbraio, al Teatro degli Arcimboldi di Milano dall’11 febbraio al 1 marzo e in molte altre città fino a chiudersi a Genova a fine maggio.
Guest star internazionale, nel ruolo del fantasma dell’ospedale, Ronnie Jones. Compositore e cantante tra i più originali della scena mondiale è anche autore di grandi successi per artisti italiani, fra cui Zucchero Fornaciari.
“Penso che quasi tutti nel mondo del teatro abbiano desiderato almeno una volta portare in scena il film “Ghost” – ha detto Bellone – e la ragione è l’incredibile inventiva della storia e la sua natura spontaneamente un po’ teatrale…avere sul palcoscenico un primo attore che, per esigenze di copione, non possa essere visto dagli altri, ritengo comporti “un certo non so che” di pirandelliano. Inoltre, nonostante si tratti di un musical ad alto tasso di spettacolarità – grazie anche agli innumerevoli effetti speciali, che nel nostro allestimento si avvalgono della collaborazione di Paolo Carta – lo spettacolo in fondo racconta un momento di vita di quattro personaggi coadiuvati da altri attori e un ensemble. Il punto quindi, ancora una volta, è che il soggetto sia estremamente adatto al palcoscenico, e che una storia così intima e violenta sia certamente capace di trasmettere una grande emozione allo spettatore… La chiave di lettura infatti è suggerita, come spesso accade, dal problema che accomuna i personaggi principali: “non si può tornare indietro … le nostre scelte, azioni della vita, creano delle conseguenze spesso irreversibili.
Lo spettacolo ha una durata di 2h e 15′ compreso intervallo.
Dal martedì al sabato alle ore 21, domenica alle 17
Teatro Sistina, Via Sistina 129, Roma