Quest’anno per la prima volta le Giornate degli Autori, che si terranno a Venezia dal 28 agosto al 7 settembre nell’ambito della Mostra del cinema, saranno presiedute da Andrea Purgatori.Sono undici i film in concorso. Diciotto sono le nazionalità rappresentate, quattro le opere prime, sei le registe donne, e il filo rosso che legherà i film delle Giornate sarà il ritorno alla spiritualità, alla vitalità delle culture popolari e alle radici ancestrali. A concorrere per il premio di ventimila euro, assegnato da 28 giovani provenienti dai Paesi dell’Unione europea, ci sarà il film d’esordio del fumettista e illustratore Igort con “5 è il numero perfetto”, in cui Peppino Lo Cicero è interpretato da un irriconoscibile Toni Servillo con tanto di abnorme naso adunco, è un sicario in pensione costretto dagli eventi a tornare in azione con altri malviventi nel segno di “sangue chiama sangue”. Un affresco napoletano dell’Italia anni Settanta, ma è anche una storia di amicizia, vendetta e tradimento.
Nel film, al fianco di Toni Servillo, Valeria Golino (Rita) e Carlo Buccirosso (Totò o’ Macellaio).
Alla Villa degli Autori, sono molti i momenti da segnalare, cominciando dall’ormai tradizionale collaborazione con Bookciak Azione! che apre la Villa gia’ martedi’ 27 agosto.
Nel film, al fianco di Toni Servillo, Valeria Golino (Rita) e Carlo Buccirosso (Totò o’ Macellaio).
Alla Villa degli Autori, sono molti i momenti da segnalare, cominciando dall’ormai tradizionale collaborazione con Bookciak Azione! che apre la Villa gia’ martedi’ 27 agosto.
La serata evento intorno all’anteprima del film Great Green Wall di Jared P. Scott con la presenza della grande cantante maliana Inna Modja; il film-documento di Tomaso Pessina Emilio Vedova: dalla parte del naufragio narrato da Toni Servillo; l’ultimo lavoro ideato da Giorgio Pressburger, La legge degli spazi bianchi diretto da Mauro Caputo; la serata in compagnia di Riccardo Sinigallia (musicista) e Dario Albertini (regista) con i loro nuovi lavori; il viaggio nel cuore giovane del documentario italiano rappresentato da Costanza Quatriglio, la sede siciliana del CSC e la Sicilia
Film Commission; la masterclass di Marco Bellocchio (premio SIAE 2019) e quella di Margarethe Von Trotta (premio alla carriera Isola Edipo).
Tra i film scelti dalle associazioni degli autori per il concorso c’è “Only the animals” di Dominik Moll, che aprirà le Giornate Veneziane, “La Llorona” di Jayro Bustamante, “They Say Nothing
Stays the Same” del giapponese Jo Odagiri, “Un monde plus grand” di Fabienne Berthaud, “You will die at 20”, opera prima di Amjad Abu Alala, “Un divan a Tunis” di Manele Labidi con Golshifteh Farahan, “Lingua Franca” di Isabel Sandoval. Film di chiusura sarà “Les chavaux voyageurs” di Barnabas. Per il consueto appuntamento al femminile con “Miu Miu womes’s tales” quest’anno sono stati scelti “Shako Mako” di Haileys Gates e “Brigitte” di Lynne Ramsay.
Stays the Same” del giapponese Jo Odagiri, “Un monde plus grand” di Fabienne Berthaud, “You will die at 20”, opera prima di Amjad Abu Alala, “Un divan a Tunis” di Manele Labidi con Golshifteh Farahan, “Lingua Franca” di Isabel Sandoval. Film di chiusura sarà “Les chavaux voyageurs” di Barnabas. Per il consueto appuntamento al femminile con “Miu Miu womes’s tales” quest’anno sono stati scelti “Shako Mako” di Haileys Gates e “Brigitte” di Lynne Ramsay.
Tra gli eventi speciali ci saranno diversi documentari, tra cui “House of Cardin” sul geniale stilista francese, “Scherza con i fanti” di Gianfranco Pannone, un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia, per scandagliare il difficile, sofferto e anche ironico rapporto del popolo con il mondo militare, e con il potere. Infine “Mondo sexy”, documentario erotico italiano degli anni ’60 scritto e diretto da Mario Sesti. Nel corso della conferenza, sono stati annunciati i titoli dei tre film in competizione per il Premio LUX 2019. I finalisti dell’edizione 2019, scelti tra i 10 film della selezione ufficiale, sono: “Cold Case Hammarskjöld” di Mads Brìgger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio), “God Exists, Her Name Is Petrunya” di Teona Strugar Mitevska (Macedonia del Nord Belgio, Slovenia, Croazia, Francia), “The Realm” di Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia). “Il Premio Lux del Parlamento europeo – sottolinea il suo Presidente David Maria Sassoli – vuole essere un riconoscimento al cinema di qualità ma soprattutto il riconoscimento del ruolo fondamentale della cultura nella formazione della nostra identità europea. Il Premio – insiste Sassoli – vuole però essere anche un incoraggiamento a tanti giovani che si avvicinano al mondo del cinema, ad andare avanti, a non mollare, a resistere perché l’Europa li sostiene, perché alle loro spalle c’è una storia e davanti a loro c’è un futuro: quello di un’Europa sempre più unita, libera, solidale.