Lo scorso 12 giugno sono stati annunciati i cinque libri finalisti dell’edizione 2019 del Premio Strega, il più importante premio letterario italiano, cioè quelli che compongono la cosiddetta “cinquina”. Tre romanzi su cinque sono stati scritti da donne. I finalisti sono (in ordine di preferenza): Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo (Bompiani); Benedetta Cibrario, Il rumore del mondo (Mondadori); Marco Missiroli, Fedeltà (Einaudi); Claudia Durastanti, La straniera (La Nave di Teseo); Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi).
Anne, una giovane inglese arrivata in una Torino rinascimentale dove trova un mondo chiuso, è la protagonista del romanzo di Cibrario: “E’ un libro che parla di una giovane donna che inizia un percorso di rinascita che la renderà diversa”. Claudia Durastanti con “La Straniera” incentra il racconto sulla figura della madre in cui l’autrice intreccia la sua storia personale con brevi inserti saggistici in cui riflette su classe, disabilità e politica.
L’autore di Atti osceni in luogo privato, Marco Missiroli, con “Fedeltà” indaga la precarietà – economica, lavorativa, abitativa, sentimentale, erotica – della nostra epoca. Di equilibri che si assestano giorno dopo giorno nei rapporti di qualsiasi tipo, e non solo quelli fra se stessi e gli altri. Insomma ci riconosciamo sempre quando ci guardiamo allo specchio? Antonio Scurati affronta l’ascesa del fascismo in “M. Il figlio del secolo”. Il libro si concentra sulla figura di Mussolini dalla fondazione dei Fasci di combattimento (marzo 1919) alla discussione parlamentare sul delitto Matteotti (gennaio 1925). Secondo l’autore, “A lettura ultimata, l’antifascismo verrà rafforzato nei lettori”. Nadia Terranova racconta in “Addio Fantasmi”, l’ossessione di una perdita, quel corpo a corpo con il passato che ci rende tutti dei sopravvissuti, ciascuno alla propria battaglia.
L’appuntamento per conoscere il romanzo vincitore è per la serata di giovedì 4 luglio con diretta anche su Rai3.