Nel 2010 un gruppo di Bartender, Leonardo Leuci, Roberto Artusio, Antonio Parlapiano e Alessandro Procoli, decide di dar vita a un piccolo club nel cuore di Roma per riportare alla luce uno stile di miscelazione ormai dimenticato riferibile al pre-proibizionismo americano (1800-1920). Nasce così il Jerry Thomas Speake asy, il primo “secret bar” italiano, entrato per ben cinque volte nella classifica dei “50 World best bar”-
Divenuto in pochi anni un punto di riferimento del bere miscelato in Italia, con i suoi inconfondibili “Twist on Classic” – ovvero variazioni su ricette classiche realizzate secondo la regola “tridimensionale” – il “Jerry” continua a essere luogo privilegiato di sperimentazione e condivisione per colleghi e appassionati di cocktail di tutto il mondo.
Ora i ragazzi del Jerry raccontano la loro avventura in un libro. Dopo la prefazione dello storico dei cocktail David Wondrich, si passa alla nascita e ed evoluzione del secret bar, soffermandosi sulla storia della mixology, dal 1250 a.C. ad oggi, per arrivare all’origine del cocktail moderno.
La seconda parte è dedicata ai drink che vengono illustrati sia nella ricetta classica e che nelle loro varianti. “Il nostro modus operandi – scrivono – segue meticolosamente quella che amiamo definire la regola tridimensionale per modificare una ricetta classica, seguendo uno di questi procedimenti: twist orizzontale, twist verticale, twist diagonale”.
Nel primo procedimento si sostituiscono, dalla ricetta classica, uno o più ingredienti con altri che rientrano nella stessa tipologia, nel twist verticale si aggiunge un ingrediente inedito e in quello diagonale si sostituisce un ingrediente con un altro di tipologia differente. Molti gli esempi pratici che troverete nel libro, dall’Old Fashioned (sempre in più versioni, a cominciare dalla classica) al Martini Cocktail, dal Daiquiri al Manhattan.Troverete molti esempi pratici, dall’Old Fashioned, ovviamente in più versioni, al Martini Cocktail.
Una sezione del libro è dedicata agli ingredienti e alle tecniche, che disegnano il ritratto del bartender di oggi, una sorta di alchimista moderno. IL libro si chiude con un capitolo dedicato alle attrezzature, come il Rotavapor, un evaporatore rotante fornito dall’azienda svizzera Buchi: la più antica in circolazione.
Foto di copertina di Alberto Blasetti