Giovani sensazioni crescono. Matteo Berrettini vince il suo terzo titolo Atp e conquista da oggi la posizione n. 22 del ranking mondiale. Ha giocato una settimana di tennis praticamente perfetto, non perdendo mai il servizio e mai nemmeno un set in cinque incontri disputati! Quasi un record alla Roger Federer che torna in campo questa settimana ad Halle.
Sull’erba di Stoccarda ha eliminato nell’ordine Nick Kyrgios, Karen Kachanov (n. 9 del mondo), Dennis Kudla, Jan-Lennard Struff e il canadese Felix Auger-Aliassime, la nuova sensazione del tennis giovanile.
Quello che ha impressionato di più è stata la sicurezza con cui Matteo ha sempre tenuto il servizio e si è procurato palle break per spezzare le resistenze degli avversari. Sicuro sul dritto, efficace nella volèe, veloce nell’arrivare a rete, incredibilmente preciso anche sul rovescio, sia passante che slice. Come a dire che l’erba sta regalando a questo gigante romano nuove sensazioni di fiducia. Chi gioca a tennis sa che la fiducia nei propri mezzi a volte è tutto.
La cosa più bella che però è accaduta a Berrettini è di essere anche diventato un uomo migliore sì attraverso il tennis, le sconfitte e le vittorie, ma soprattutto attraverso il lavoro con i suoi coach, Vincenzo Santopadre, Umberto Rianna e il mental trainer Stefano Massari. Quando è salito a prendere il premio a Stoccarda ha detto in italiano rivolgendosi a loro “Vi ringrazio perchè sì mi aiutate con il tennis ma soprattutto ho capito quando vi ho incontrato che eravate persone speciali, che mi fate stare bene e che sareste state persone importanti non solo per il tennis ma per la mia vita”. E Santopadre ha risposto commosso battendosi il petto, a dire che il lavoro premia, ma il cuore di più.
Inoltre Matteo ha avuto parole di grande rispetto per Felix, il suo giovanissimo avversario, che alla fine era in lacrime. Aver perso tre finali su tre non aiuta – come dicevamo – ad avere fiducia.
“Fate un applauso a questo ragazzo – ha aggiunto – merita molto e non avete idea di quanto sia giovane!”. Auger-Aliassime è infatti nato l’8 agosto 2000 (stesso giorno di Roger, qualche anno più in là) ma anche Berrettini non scherza, 12 Aprile 1996, solo 23 anni ma davvero una testa e una maturità fuori dal comune. Se son rose… mh.. no, sono già fiorite e sono splendide!
Attendiamo naturalmente l’uno e l’altro ad una stagione importante, anche sull’erba che peraltro è molto breve e come dice Federer va vissuta intensamente. Da oggi Matteo sarà impegnato al torneo di Halle, mentre Felix andrà al Queen’s a Londra, dove è previsto il rientro in doppio di Andy Murray dopo l’operazione all’anca destra. E’ il momento migliore del tennis su erba, quello che costruisce la fiducia in vista di Wimbledon. I nostri giocatori attivi questa settimana sono Seppi e Berrettini in Germania, Cecchinato con un nuovo coach a Londra. Fognini invece ha deciso di non giocare fino a Wimbledon, come da tradizione. Ci sarà da divertirsi!