Da lunedì 8 aprile il videoclip di “LIBERO” è on line. Si tratta del secondo singolo estratto dall’omonimo EP dell’artista, “LIBERO” (Genialsong – Music Promotion for Artists di Thomas Aspidi), che vedrà la luce entro la prossima estate.
L’operazione è un grande progetto musicale che vanta la collaborazione e la produzione di grandi nomi internazionali. Fanno parte della produzione di questo brano Alan Clark (tastierista e arrangiatore storico dei Dire Straits), Phil Palmer (chitarrista, arrangiatore e produttore di fama mondiale) e Numa Palmer (artista e produttrice) che è anche la direttrice artistica del progetto.
Il brano racconta di una rinascita. Di un desiderio di gioia e condivisione che è frutto di una importante presa di coscienza, ovvero quella di sentirsi creatori e fautori del proprio destino.
“E’ un inno alla mia personale lotta interiore – racconta Manuel Aspidi – Per un periodo ho dovuto lottare contro i miei demoni, i miei dubbi e tutto ciò che mi ostacolava. Quando alla fine li ho sconfitti mi sentivo finalmente libero. È un brano di forza e di speranza che incoraggia ad amare la vita nella sua totalità e a non fermarsi davanti ai problemi perché tra noi e i nostri sogni a volte esiste solo un velo sottile – conclude-”.
Phil Palmer ed Alan Clark insieme a Max Minoia, produttore e arrangiatore, scelgono e confermano ancora una volta sonorità fresche che strizzano l’occhio agli anni 70/80 con un’immancabile tocco britannico. Alan Clark è alle tastiere, Phil Palmer alle chitarre e Max Minoia al basso, batteria e programmazione.
Tutto registrato fra Londra e alla Buscuit Studios di Roma. Il testo, scritto da Numa, è fresco, ricco di vitalità e con una forte carica di energia accompagnato da un video altrettanto brillante, ancora una volta sotto la direzione e l’estro creativo del regista Luca Bizzi che ha scelto un racconto ai limiti del reale.
In una alternanza tra sogno e realtà vediamo Manuel dentro una cella, metafora dei demoni che lo incatenano, poi alla guida di un’auto verso la libertà. Libertà che, strano gioco del destino, trova banalmente alla coda di un semaforo dove tutti scendono dalle auto trascinati dalla sua musica e si liberano in balli e sorrisi insieme.
“Per Manuel, afferma la direttrice artistica Numa, scegliamo un linguaggio semplice diretto e positivo. Perché lui è un ragazzo con un grande talento naturale e con una voce potente che parte direttamente dal suo cuore. Non vogliamo troppo preoccuparci di aderire ai trend musicali contemporanei che rischiano di perdere identità e autenticità all’interno di un mare di cloni. Noi vogliamo mantenere e mostrare la genuinità e bravura di Manuel ai giovani per i giovani. Senza strategie.”