Cantautore, scrittore e regista: Vincenzo Incenzo è un artista a tutti gli effetti. Lo scorso mese di ottobre è uscito Credo, il suo primo album, un disco anticipato dal singolo Je Suis, (la regia video è di Gaetano Morbioli) e pubblicato dall’etichetta di Renato Zero, Tattica. Si tratta di un disco vero, sincero, suonato, in cui testi e melodie si trovano in perfetta armonia le une alle altre.
La carriera come autore e interprete di Incenzo prende avvio a soli 17 anni suonando le sue canzoni al Folkstudio di Roma e aprendo i concerti di Francesco De Gregori e Francesco Guccini. Seguiranno trent’anni di successi scritti per i più grandi artisti del panorama musicale italiano tra cui Renato Zero, Armando Trovajoli, Lucio Dalla, Antonello Venditti e Sergio Endrigo. Ma Vincenzo non scrive solo brani musicali. Nel 2018 vira sul teatro,”che rispetto alla canzone ti offre più campo”, ha ammesso nel corso di un’intervista. E’ sua la versione italiana di “Romeo e Giulietta” di Gerard Presgurvic che diventata “Romeo e Giulietta, Ama e cambia il mondo”. Tanti i lavori artistici: da “Zerovskij, solo per amore”, il film spettacolo di Renato Zero presentato anche in versione cinematografica, fino ai musical “Diana & Lady D” e “Rosso Napoletano”.
Ma è con Credo che Incenzo dimostra di voler fare qualcosa di (ancora più) memorabile giocando con sonorità molto più moderne per un ascolto che si rivela un susseguirsi di interessanti intuizioni. “Se ho fatto il grande salto lo devo a Renato, che si è accorto del mio grido mentre stavo in silenzio”, ha raccontato Incenzo. “Lavoravamo insieme al suo disco, e per caso è saltato fuori un mio provino. “Che aspetti?” mi ha detto”. Il risultato? Credo ha anzitutto il riferimento, l’ispirazione per un album coraggioso, capace di portarti in punta di piedi in un mondo ricco di poesia sonora.
Dopo i due brani “politici” ‘Je suis’, in cui urla uno slogan che spesso diventa solo il riflesso di uno sterile narcisismo fatto di like, di hashtag e di selfie, piuttosto che di reale e sincero interesse verso la causa, e ’Dal Paese reale’, in cui affronta il problema dei migranti, Incenzo offre il suo profilo più intimo con canzoni d’amore che si alternano tra storie finite male e amori nascenti. “Il primo giorno dell’estate’”, da venerdì 29 marzo on line su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica, è stato scelto come colonna sonora del cortometraggio ‘Luce oltre il silenzio’, di Giuseppe Racioppi, in gara nei maggiori festival cinematografici internazionali. Il video rielabora in una chiave immaginifica i ciak del corto, grazie alla genialità di Luca Bizzi.
“Salutami l’amore, “La canzone che sta passando” e “Prima di qualunque amore”, sono sprazzi melodici e per ampi tratti prog rock. Ma non mancano brani intramontabili come “Cinque Giorni” o “L’Elefante e la farfalla”, una riedizione che svela il lato essenziale dell’album di esordio di Incenzo. Tredici canzoni che testimoniano l’evoluzione di stile e la maturazione personale di Vincenzo Incenzo che lo hanno portato a scrivere e produrre un album destinato a lasciare il segno.