Giornata davvero toccante quella vissuta al BAFF-Busto Arsizio Film Festival con “Max! Omaggio all’amico regista Max Croci”, nato proprio a Busto Arsizio nel 1968 e prematuramente scomparso nel novembre 2018. Giusta anche la scelta di ospitare l’evento al Cinema Fratello Sole, nel quartiere in cui il bravo regista viveva
Sul palco, Steve Della Casa e Francesco Castelnuovo hanno introdotto la proiezione di brevi clip video di cortometraggi, spot, sigle, interviste, backstage e sequenze di film, alternate a interventi dei tanti amici e colleghi che hanno condiviso le esperienze professionali del creativo e talentuoso Max Croci, tra cui le attrici Carolina Crescentini, Carla Signoris e Alessandra Faiella, Platinette, il critico cinematografico, e rettore dello IULM, Gianni Canova, Nils Hartmann (direttore delle produzioni originali Sky), Roberto Pisoni (direttore Sky Arte), tre attrici-presentatrici (Enrica Guidi, Stella Egitto e Laura Adriani) di Cinepop – ultima creatura televisiva quotidiana di Max Croci su Sky e che raccontava il mondo del cinema con divertenti curiosità e interviste -, oltre ad autori, sceneggiatori, compositori, costumisti e direttori della fotografia.
Il regista bustese – come hanno sottolineato gli intervenuti, con commozione mista a gioia per aver avuto la possibilità di conoscerne la bontà e profondissima cultura cinematografica – era dotato di grande umanità, di un’esuberante comunicatività che metteva a suo agio chiunque lo incontrasse, famoso o no, di graffiante umorismo “alla Neil Simon” ed era un grande amante del cinema americano degli anni 40.
Proficua è stata la collaborazione di Max Croci con Sky Cinema: oltre al già citato “Cinepop”, come non ricordare, tra le altre, i documentari “Il cinema a mano armata”, “L’arte dei titoli di testa”, “Moana-magnifica ossessione”, “Una poltrona per due”, “L’Italia dei generi”.
Negli ultimi anni di vita Croci aveva coronato il suo sogno, girando tre lungometraggi: nel 2015 il film d’esordio, la commedia romantica “Poli opposti“, con Luca Argentero e Sarah Felberbaum; nel 2016 “Al posto tuo“, sempre con Argentero e con Stefano Fresi e Ambra Angiolini (sua “attrice feticcio”: fu proprio grazie al corto “Countdown” che la Angiolini ottenne un Nastro d’Argento per la sua performance); nel 2017 “La verità, vi spiego, sull’amore“, tratto da libro e blog di Enrica Tesio “Ti asmo”: protagonista, di nuovo, Ambra Angiolini, affincata da Carolina Crescentini, Massimo Poggio e Giuliana De Sio. Quest’ultimo lavoro era stato premiato a New York solo due mesi prima della morte, come Best Feature Global all’International al Film Festival di Manhattan 2018.
Merito del divertimento e dell’ironia che i lavori di Max Croci sapevano comunicare – cortometraggi, documentari e spot pubblicitari, oltre ai film – era anche del suo fido e prolifico collaboratore Matteo B. Bianchi, che sul palco ha ricordato come il regista gli comunicasse un suo desiderio e lui dovesse invece “crearne una scena cinematografica”: le battute sono scritte bene ed esilaranti, con un sapore di politicamente scorretto per demonizzare le bizzarrie e i deliri della quotidianità.
Salutato da tante risate anche il momento in cui è stato presentato un filmato in cui il regista bustese commentava ironicamente il ritrovamento di un suo tema scolastico, quando frequentava la quinta elementare, in cui affermava: “Quando sarò grande spero di diventare un ottimo regista”. Commento di Max? “Mi fa molto ridere quell’OTTIMO”.
Per l’occasione, il sindaco, Emanuele Antonelli, e l’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli, hanno annunciato la donazione alla biblioteca comunale di Busto Arsizio della videoteca di Max Croci. Lo spazio, che conterrà i circa 3.000 pezzi della preziosa collezione, sarà allestito entro l’estate con l’obiettivo finale di rendere i titoli visibili nel catalogo della Rete Bibliotecaria provinciale di Varese.