Alla conferenza stampa di presentazione della rassegna, diretta e fondata da Vanessa Tonnini, sono stati rivelati gli ospiti di maggior rilievo della manifestazione, a cominciare dal musicista Alexandre Desplat, due volte premio Oscar, per Grand Budapest Hotel e La forma dell’acqua. Innamorato del suo lavoro, ha raccontato che scrivere per il cinema è un processo in divenire: “è come avere davanti un tronco da intagliare ricavando a poco a poco una scultura”.
La nona edizione di Rendez-vous apre così i battenti su un’annata d’oro per il cinema francese in Italia, che diventa il primo mercato estero per il cinema d’Oltralpe, superando nel 2018 gli Stati Uniti, piazzandosi davanti al Canada. Passione testimoniata, anche quest’anno, dai numerosi titoli acquistati per il territorio e che trovano un lancio in sala proprio nell’ambito della principale manifestazione dedicata al cinema francese, e dalla presenza autorevole e varia di ospiti che verranno ad incontrare pubblico e stampa.
Rendez-vous presenta quest’anno 24 titoli, una ulteriore programmazione di 6 titoli nella sala virtuale, più di 12 ospiti, tre masterclass, tre focus speciali. Grandissima attesa per Jacques Audiard, regista di film di genere dalla fortissima impronta autoriale, che ha conquistato il pubblico di Venezia, lo scorso settembre, col suo primo film in lingua inglese, I fratelli Sisters.
“I film selezionati per l’edizione di quest’anno – ha spiegato Vanessa Tonini – “sono storie di rinascita, simbolo di un cinema umanista che vuole fornire delle risposte alla crisi e per farlo ha scelto di rimettere al centro la collettività“. Ritorna in Italia, Louis Garrel, accompagnato, nella vita e nel film che presenta, da Laetitia Casta. Il film in questione, il secondo da regista di Garrel, è L’uomo Fedele, il tema è un triangolo amoroso. Il film ha ispirato anche la locandina dei Rendez-vous di quest’anno, per l’idea di cinema giovane semplice ma allo stesso tempo sofisticato.
In un’edizione che dedica spazio alle cineaste francesi, non poteva mancare Catherine Corsini, veterana di un cinema realista che racconta la complessità dell’universo femminile e delle relazioni, la forza del desiderio, con una regia attenta e una messa in scena classica, precisa e sempre sincera, che riesce a filmare con la stessa energia che caratterizza le sue eroine. Al centro delle sue storie ci sono personaggi in rivolta, alla ricerca di un posto nel mondo, come la protagonista dell’epopea raccontata da Un amour impossible, l’ultimo lungometraggio della regista che sarà presentato a Roma poi a Firenze, dove si svolgerà il focus a lei dedicato.
Il film, tributo alla forza delle donne che affrontano la violenza degli uomini, nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Christine Angot. Corsini ci catapulta negli anni Cinquanta per narrare la lunga e tumultuosa relazione tra una modesta dattilografa (una travolgente Virginie Efira) e il rampollo di una ricca famiglia di medici (Niels Schneider). La storia si snoda nel tempo mostrando un complesso rapporto madre-figlia e l’orrore per una rivelazione che lo corrompe. Non dimentichiamo che in Francia, la quota delle registe con all’attivo titoli usciti in sala, secondo i dati del CNC, è del 23%, una percentuale molto alta rispetto agli altri Paesi europei e non solo. La metà dei film sostenuti da l’Avance sur recettes sono realizzati da donne. Un numero destinato ad aumentare alla luce delle misure attivate dal CNC nel 2018 in favore della parità uomo-donna.
Il film d’apertura è invece Le invisibili, commedia corale su due assistenti sociali che decidono di salvare dalla chiusura un centro per donne senza fissa dimora. Il film di Louis-Julien Petit, che in Francia ha sbancato il botteghino, verrà distribuito in Italia da Teodora.
Tout ce qu’il me reste de la révolution è invece un piccolo film di Judith Davis, che racconta in maniera brillante uno spaccato del mondo giovanile francese. Lucky Red distribuirà il film Pupille di un’altra giovane regista, Jeanne Herry: una storia di adozione che vuole stimolare una riflessione più ampia sul ruolo delle istituzioni nelle vicende personali.
Cyrano mon amour è un’altra opera prima, di Alix Michalik, commediografo molto popolare in Francia. Una favola poetica sulla figura di Edmond Rostand e sulla genesi di “Cyrano de Bergerac”: uscirà con Officine Ubu. Amanda è una ballata sulla Francia del dopo gli attentati, un cinema di ricostruzione che riflette su come risarcire le ferite del mondo.
Ultimo titolo della rassegna Le chant du loup, del regista Antonin Baudry, ex diplomatico e scrittore, che giraun thriller iperrealista, ambientato in un sottomarino nucleare. Omar Sy, Mathieu Kassovitz, Reda Kateb, François Civil, un cast di prima classe per un dramma geopolitico spettacolare, nervoso e poetico, che ridefinisce gli standard del film d’azione europeo.
Ma ci sono anche titoli che ancora non hanno trovato distribuzione. Da Maya di Mia Hansen-Love, a I feel good del duo più iconoclasta del cinema francese, Délepine e Kervern, a Les confins du monde, di Guillaume Nicloux.