Si è appena conclusa la seconda serata del 69esimo Festival della Canzone Italiana e le performance di due personaggi comici tra i più stimati del Paese e un conduttore che lo scorso hanno a portato a casa (Sanremo) un risultato senza precedenti, non sono state all’altezza delle aspettative. Gag sconclusionate, momenti imbarazzanti e figuracce hanno contribuito ad una serata in cui milioni di italiani hanno dovuto rimpiangere i sorrisi a 439 denti di Michelle Huntziker, Pippo Baudo, Netflix, una serata in discoteca, una serata con la propria suocera e qualsiasi altra cosa non fosse starsene difronte a uno schermo nel quale non accadeva assolutamente nulla.
Dopo anni, non abbiamo alcun record da sventolare, nessun personaggio da idolatrare, nessuna novità da commentare, niente. Persino queste righe sono faticosissime da scrivere nel tentativo di descrivere una delle serate più noiose degli ultimi 68 Festival. Una scenografia che a confronto “Le cronache di Narnia” sembra il paese dei balocchi, Virginia Raffaele, fino al 4 febbraio 2019 bella brava e intelligente, da ieri sembra la compagna di scuola col panino e mortadella sotto il banco che ogni tanto , durante l’ora di matematica, ti strappa un sorrisetto. Bisio, vestito come un invitato di “Questo pazzo matrimonio gipsy” fa esattamente quello che un comico non dovrebbe mai fare: un monologo nel tentativo di non urtate le compagini politiche, di qualsiasi versante esse siano. Fa il comico buono. Scherza politically to much correct, senza osare. Da strappargli il microfono e chiedergli “E quindi?”.
Alla fine della seconda serata, l’unica mano davanti la bocca è stato il momento in cui Bocelli ha dato il chiodo da indossare a suo figlio, ma non sono certa fosse naturale emozione e non un moto da milf visto il ragazzone. Le canzoni? Chi ne ricorda mezza, alzi la mano! I cantanti? Evviva i trappisti, unico inserimento più diverso rispetto alle intramontabili “cuore, amore, sofferenza, oddio come faccio a vivere senza te” degli altri concorrenti, ma purtroppo, nonostante i tatuaggi in faccia risultavano stantii come 80enni inseriti nel contesto della laguna deep blue. I super ospiti? Ma super ospiti de cheee? Che fino al giorno prima erano o in gara o da Barbara D’Urso? Con tutto il rispetto per i grandi nomi della musica italiana, nessuna sorpresa, anche qui, nessuno stupore, belli, bravi, avete fatto il compitino a casa? Ecco a voi qualche migliaio di euro, senza se e senza ma. L’unico cosa che salvo di questo primo tentativo di fare Festival sono le gambe della Bertè.
Per chiudere, diamo un’occhiata alla classifica dopo la seconda serata: al top Achille Lauro con Silvestri, Berté e Arisa. Infine la reunion Bisio-Michelle Hunkinzer e il “Il prima gli italiani” che il duo comico foggiano Pio e Amedeo ha fatto dire a Claudio Baglioni sono ad ora tra i momenti più belli del Festival.