domenica, Novembre 9, 2025
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
TheSpot.news
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

Al Teatro India in scena la Trilogia sull’identità di Liv Ferracchiati

Elena Marcheggiano Dal Forno by Elena Marcheggiano Dal Forno
26 Gennaio 2019
in Teatro
Reading Time: 3 mins read
0
Al Teatro India in scena la Trilogia sull’identità di Liv Ferracchiati

2_ph Andrea Macchia_20180531_TheBabyWalk_Trilogia_PeterPan_phAM_4716

636
SHARES
3.5k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

 Nel suo teatro si dibattono la scoperta e la costruzione del sé nella relazione con il mondo, una partitura artistica che mette in discussione ciò che è considerato “norma”. Con la sua compagnia The Baby Walk, l’artista e regista Liv Ferrachiati, ha conquistato la scena nazionale attraverso La Trilogia sull’Identità, un racconto di storie ordinarie in cui il transgenderismo non è l’unico centro: il tema dell’identità viene indagato per interrogare la nostra natura di esseri umani, ma soprattutto di esseri liberi. Sentimenti, vite di personaggi diversi alle prese con la propria natura: un vero e proprio percorso mentale che conduce alla costruzione dell’identità dell’individuo.

 «La raccolta dei materiali per questo progetto inizia nel 2013 e siamo arrivati alla conclusione che la transizione è, prima di tutto, un percorso mentale verso la costruzione dell’identità di un individuo.  I cambiamenti fisici, seppure fondamentali per alcune persone transgender, non crediamo siano il fulcro della questione e, a poco a poco, non sono più stati nemmeno il fulcro della nostra indagine – racconta Liv Ferracchiati – Andando avanti nel nostro percorso teatrale ci siamo accorti che non era poi così interessante nemmeno l’identità di genere, ma, per dirlo con le parole di Paul B. Preciado: “La cosa importante era opporsi alla standardizzazione che identifica come patologia quello che non riconosce. Il resto è una tassonomia, un sistema di classificazioni”.Il materiale raccolto è stato ripartito in tre spettacoli, dando vita a tre differenti proposte di linguaggio: Peter Pan guarda sotto le gonne, mostra la parola come incapacità di comunicarsi, Stabat mater la innalza a strumento di rappresentazione e ricostruzione della propria identità, mentre in un eschimese in amazzonia diventa metafora della fragilità di qualsiasi forma scegliamo per noi stessi».

Fino a domani 27 gennaio va in scena Peter Pan guarda sotto le gonne, primo capitolo della Trilogia, che racconta l’infanzia di un undicenne degli anni ’90 nato in un corpo femminile, osservando come il transgenderismo possa assumere le sembianze della spontaneità e persino della tenerezza. È la storia della difficolta di affrontare una transizione, un periodo di passaggio, anche solo mentale, che porta via ogni certezza. Proprio come accade a Peter Pan, che ha paura perché non capisce cosa gli sta succedendo. Questo timore ha origine dall’incapacità di narrare perfino a se stesso ciò che sta provando, e ciò che gli sta accadendo, essendo completamente all’oscuro dei termini e dei nomi per quello che intimamente percepisce di sé. In suo aiuto giunge Tinker Bell, «la Fata che esiste», che svolge per lui il ruolo di mentore o, meglio, una sua grottesca, verbosa imitazione, spingendolo verso la sua intima natura e accompagnandolo nella scoperta di quello che si nasconde dietro le apparenze. Wendy, invece, ragazzina dotata di spavalda femminilità, diventa per Peter un acceleratore della consapevolezza; l’Ombra, interpretata da un danzatore, rappresenta la natura e, forse, il futuro di Peter. Una drammaturgia che si disvela attraverso un linguaggio semplice e realistico, tipicamente adolescenziale, accompagnato dalla danza che va a tratteggiare le zone di senso che la parola fatica ad esprimere.

La trilogia prosegue con Stabat Mater, in scena dal 29 al 31 gennaio. Questo secondo capitolo indaga la vita di Andrea, uno scrittore trentenne, colta nella sua ordinarietà, nonostante stia attraversando una situazione straordinaria: vivere al maschile avendo però sembianze femminili. Nella pièce Si intrecciano tematiche come l’emancipazione dalla madre e le difficoltà di diventare adulti, scardinando un sistema di certezze consolidate. Pause, relazioni, ritmi martellanti o rarefatti si alternano a veri e propri monologhi in metrica, che rivelano gli stati d’animo più intimi del protagonista, e nei quali emergono tutte le sue passioni; come quando, ad esempio, si innamora della sua analista e si scaglia contro l’anello che la donna porta al dito, emblema delle convenzioni sociali che lo opprimono e a cui si oppone con tutte le sue forze. Vuole distruggerlo e sente che la “natura”, solidale, si impenna e sconvolge il Mondo con spaventosi cataclismi, condannando a morte la Norma ostile a lui e al suo amore.

The Baby Walk Trilogia Un Eschimese in Amazzonia Credit Andrea Macchia
The Baby Walk Trilogia Stabat Mater Credit Andrea Macchia
The Baby Walk Trilogia_Peter Pan Credit Andrea Macchia

Chiude la trilogia Un eschimese in Amazzonia, spettacolo vincitore del premio Scenario 2017, che pone a diretto confronto una persona transgender (l’Eschimese) e la società (il Coro), a partire da una citazione dell’attivista e sociologa Porpora Marcasciano che evidenzia l’incapacità della società di andare oltre il modello binario di sesso/genere, omosessuale/eterosessuale, maschio/femmina. La societa, dunque, segue le sue vie precise e strutturate, mentre l’eschimese improvvisa poiché la sua presenza non è contemplata. Si tratta di un personaggio autentico, specchio della contemporaneità in cui vive, che prova ad avere una visione soggettiva, ma che finisce in realtà per essere infarcita di luoghi comuni. Un lavoro moderno, dinamico, costruito sul nonsense tipico della illogicità dell’internet, con una lingua ritmata, veloce, espressione del coro e quindi della società odierna. Un linguaggio basato sull’improvvisazione e perciò metafora verticale dell’esistenza dell’Eschimese e, in fin dei conti, dell’esistenza di tutti noi.

Tags: FerracchiatiidentitàTeatro Indiatrilogia
Share254Tweet159SendShare
Previous Post

Le nostre battaglie (Nos Batailles) del francese Guillaume Senez

Next Post

A Roma l’extravergine è in “Evoluzione” tra formazione e business

Elena Marcheggiano Dal Forno

Elena Marcheggiano Dal Forno

Elena è giornalista pubblicista dal 1994 e vegana dal 2011. Si occupa di vita in generale, cinema, arte, tennis, diritti degli animali. Quando non è al cinema è in viaggio. Spesso la cosa coincide. Scrive anche sul Corriere della Sera.

Ti potrebbero interessare

Alice-Sinigaglia
Teatro

La nuova scena del teatro italiano passa da “Anni Luce”

by Paola Medori
31 Ottobre 2025
ElenaLaMatta_PhGuglielmoVerrienti_AgCubo
Teatro

Paola Minaccioni dà voce a Elena Di Porto, l’antieroina del ghetto romano

by Monica Straniero
31 Ottobre 2025
Poster Messina Opera Film Festival
News

Il Messina Opera Film Festival 2025: dove il cinema incontra l’opera

by Paola Medori
28 Ottobre 2025
“Scena dello spettacolo Vacanze di Guerra al Teatro India, regia Ferdinando Ceriani”
Teatro

Vacanze di Guerra – al Teatro India dal 4 al 9 novembre 2025

by Monica Straniero
28 Ottobre 2025
Stramorgan-in-teatro_Morgan-con-Pino-Strabioli
Teatro

Morgan e Pino Strabioli: la musica come atto di libertà

by Monica Straniero
27 Ottobre 2025

Articoli + popolari

  • Pumbino

    Pumbino non ce l’ha fatta. E il suo addio commuove il web

    6961 shares
    Share 2784 Tweet 1740
  • Bob Dylan zittisce il pubblico dell’Auditorium di Roma

    2275 shares
    Share 910 Tweet 569
  • “Un uomo di nome Otto”: un’accattivante commedia con Tom Hanks

    2271 shares
    Share 908 Tweet 568
  • Under 30, il premio per i giovani attori italiani

    1879 shares
    Share 751 Tweet 470
  • Antoni Benaiges: Una storia di coraggio e memoria

    1673 shares
    Share 669 Tweet 418

Articoli recenti

Predator: Badlands, la recensione

Predator: Badlands, la recensione

7 Novembre 2025
Il Vizio a Roma

Il Vizio Roma – Tra Tokyo e Piazza Barberini

5 Novembre 2025
CMA3_photocallmattina-3

Call My Agent! Italia – Al via la terza stagione

4 Novembre 2025
Stranger Things 5 Foto di Dania Ceragioli

Stranger Things chiude il cerchio: i Duffer e il cast a Lucca per salutare i fan

2 Novembre 2025
Alice-Sinigaglia

La nuova scena del teatro italiano passa da “Anni Luce”

31 Ottobre 2025
ElenaLaMatta_PhGuglielmoVerrienti_AgCubo

Paola Minaccioni dà voce a Elena Di Porto, l’antieroina del ghetto romano

31 Ottobre 2025
ELECTRIC-CHILD_Elliott-in-server_Gabriel-Sandru-

Oltre lo Specchio Film Festival: a Milano il cinema che guarda oltre

31 Ottobre 2025
Totò, Napoli, anni Cinquanta. Uno scatto intimo del Principe de Curtis, simbolo eterno della comicità e dell’anima partenopea. Credito: Archivio Parisio Onlus / Ph. Studio Troncone

Totò e la sua Napoli: un amore in mostra a Palazzo Reale

31 Ottobre 2025
Cover originale de La donna, il sogno & il grande incubo (1995)

Halloween sotto il segno di Max Pezzali

31 Ottobre 2025
Il Tre autore di Anima Nera Foto di Federico Caraffa

Il Tre presenta Anima Nera in anteprima alla Discoteca Laziale di Roma

30 Ottobre 2025

thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

  • Progetto
  • Contatti
  • Partner
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.