Le banche italiane avranno certamente enormi problemi di redditività, di solidità e di crediti inesigibili. Ma quando si tratta di cinema fiutano l’affare. E’ un dato di fatto ormai che il cinema può diventare un settore interessante per attirare investimenti anche dagli istituti di credito.
Una grande banca come Intesa Sanpaolo ha sviluppato, specialmente negli anni più recenti, soluzioni originali per la valorizzazione dell’arte cinematografica italiana, facendo entrare il cinema nei suoi programmi di immagine di banca attenta ad un comparto che ha un interessante indotto fatto di cultura, tecnologia, arte, artigianato.
Tra le formule di intervento del Gruppo nell’industria cinematografica, la più importante è quella riguardante il Torino Film Festival, che la Banca sostiene dal 2008 in qualità di Main Sponsor. Nell’ambito del sostegno ad una manifestazione che si conferma di anno in anno tra i grandi festival internazionali, la Banca ha ospitato presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, un incontro con Cristina Comencini e Roberto Moroni.
I due registi hanno presentato in anteprima mondiale il loro ultimo film documentario Sex Story, una produzione Aurora Tv con Rai Cinema e Rai Teche, che racconta, attraverso immagini della televisione pubblica e interviste a gente comune, la liberazione sessuale femminile degli anni Settanta.