Non sempre “narrare” è il miglior modo per dire, ed è questa la scelta paradossalmente antidocumentaristica di “Storie del dormiveglia” di Luca Magi, nelle sale dal 5 novembre.
Il film, vincitore del premio come Miglior Film Italiano al 14° Biografilm Festival e della Mention Spéciale Interreligieux al 49° Visions du Réel International Film Festival, racconta la vita dei senzatetto di un centro di accoglienza notturno situato all’estrema periferia di Bologna.
Magi da anni si divide tra l’attività di regista e quella di operatore sociale presso il Rostom di Bologna. La struttura deve il suo nome a un ospite storico del dormitorio, Rostom Mollah, di origine bengalese, morto sulla strada nell’inverno del 2013. “In questi anni ho avuto modo di conoscere e condividere aspetti intimi della vita di centinaia di persone ospitate nel centro”, scrive Magi nelle note di regia. Il regista gira un viaggio emozionale tra personaggi che “si muovono”. Sono vivi ma senza una casa di proprietà. Ormai li chiamiamo “gli invisibili” ma ben visibile è il tracciato che disegnano di un’umanità dolente.
Esseri in transito, che resistono alla fine a chi li vuole dimenticare. C’è chi ha perso delle persone care in un incidente stradale di cui forse è responsabile, un altro è un militare che ha vissuto gli orrori della guerra, un altro è un ex rapinatore poi ferito e arrestato, un’altra è una ragazza sola che a breve diventerà madre e un altro ancora è un giovane che vorrebbe “tornare” chissà dove.
Un uso intensivo e raffinato dell’ellissi narrativa proietta così lo spettatore in un cinema del reale che bada al sodo e lo obbliga a immaginare momenti di vita vera, sofferta, di passaggi sospesi sulla povertà. Un documentario per comunicare la storia di chi ha immensamente tanto da dire, di chi può svelare la sua verità senza pregiudizi e inibizioni.
Una realtà raccontata attraverso gli occhi di David, un inglese che da sette anni vaga per il mondo ed è approdato al Rostom esausto e desideroso di rimettersi in piedi e raccontarsi. Con un registratore a cassette tiene un diario vocale in cui registra le proprie impressioni, le riflessioni sulla vita, sui propri sogni e sugli incontri con gli altri ospiti del dormitorio.
Dopo Roma il film arriverà a Reggio Emilia l’8 novembre al Cinema Cristallo. Semprel’8 novembre sarà proiettato all’interno di Viemiliadocfest, mentre il 9, 14 e 21 novembre sarà programmato a Bologna al cinema Lumière, il 12 al cinema Stensen diFirenze, il 13 a Cattolica allo Snaporaz, il 14 al cinema Garibaldi di Poggibonsi, il 17 novembre al cinema Europa a Faenza, il 22 al cinema Mariani di Ravenna, il 26 novembre nuova tappa romana al Nuovo Cinema Aquila all’interno di Fuorinorma, il 27 a Genova al Cinema Cappuccini.