Alla prossima Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 18 al 28 ottobre, arriva una storia di bullismo a lieto fine.”Bene ma non benissimo” di Francesco Mandelli, in anteprima assoluta ad Alice Nella Città nella sezione Panorama Italia, racconta la storia di Candida, un’adolescente paffutella e orfana di madre che vive in un piccolo paese del sud. Costretta a trasferirsi a Torino con il padre, deve affrontare la sfida dell’integrazione in una nuova città e in una nuova scuola a metà dell’anno scolastico. La sua fisicità e il marcato accento meridionale la rendono da subito oggetto di facile bullissimo, come il suo nuovo inseparabile compagno di banco Jacopo, un ragazzino ricco e introverso. Ma grazie alla forza, alla positività e la battuta sempre pronta di Candida, le carte in tavola cambiano e tutti presto dovranno ricredersi e cambiare rotta.
I giovani protagonisti Francesca Giordano, già vista in La mafia uccide solo d’estate – La serie, e il piccolo Yan Schevchenko, si calano nel ruolo di tanti adolescenti che ogni giorno sono vittime di una forma di violenza, caratterizzata da sistematiche azioni di prevaricazione, quali minacce, intimidazioni, molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, nel corso del 2017 su un campione di ottomila ragazzi, nella fascia tra i 14 e i 18 anni, il 28 per cento sia stato vittima di bullismo tradizionale e l’8,5 per cento di cyberbullismo. Nella fascia tra gli 11 e i 13 anni i numeri sono più alti: il 30 per cento dei preadolescenti è stato vittima di bullismo tradizionale e il 10 per cento di cyberbullismo. L’indagine, condotta nel corso dell’anno scolastico 2017-18 su un campione di 11500 ragazzi, rileva che, nella fascia tra i 14 e i 18 anni, il cyberbullismo è incrementato del 2 per cento passando dal 6,5 all’8,5 per cento.
“Il film Bene ma non benissimo rappresenta per me la possibilità di supportare i giovani per denunciare un fenomeno che trascina dietro di sé delle vittime, per lo più giovanissime”, precisa Pier Paolo Piastra di Viva Productions, la società di produzione che con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e la collaborazione di FIP Film Investimenti Piemonte, ha prodotto il film. “E’ un film fatto da giovani e per i giovani, continua Piastra, che apre una finestra anche sul modo in cui gli adulti devono affacciarsi al mondo di figli e studenti per supportarli nel giusto comportamento da adottare. La commedia è solo uno strumento per veicolare al meglio le coscienze. E’ importante per me che la mia giovane casa di produzione, la Viva Productions, possa essere mezzo per arrivare a tutto questo”.