Malsano perchè un enorme esercizio di stile attorno ad un’ossessione che è per sua natura qualcosa che si radica in modo incomprensibile, specie quando sfoga nel possesso o comunque nel male.
Stranamente Soderbergh un po’ se ne infischia e addirittura glissa sulla questione del business delle strutture ospedaliere che lucrano sulla pelle dei pazienti: quanto più dura il ricovero tanto più l’assicurazione sanitaria paga . Senza voler spoilerare il film, possiamo dire che il film prosegue tra colpi di scena, misteriose sparizioni e amicizie inaspettate, rivelando alla fine il grande talento di Soderbergh che con lo pseudonimo di Peter Andrews dirige anche la fotografia e con quello di Mary Ann Bernard fa addirittura l’editing del film.
Un one-man-show per un thriller quasi psicologico molto ispirato ai B-movie considerati dei tappabuchi per il palinsesto pomeridiano o estivo. Tecnicamente ineccepibile – se non sapeste che è girato con un Iphone non lo scoprireste mai – attorialmente impeccabile, ormai è certo, li attori americani hanno un talento fuori dal comune, Unsane è angosciante, dalle atmosfere dark e certamente getta un’ombra sinistra sull’operato del genere umano che lascia poco margine alla bellezza.