Un toolkit ideato da Interlife per ridurre la povertà e garantire sicurezza alimentare. Chi lo riceve ha quindi la possibilità di mantenere non solo se stesso e la propria famiglia ma anche di creare sviluppo per l’intera comunità poiché, una volta avviata l’attività economica, lo stesso Toolkit Interfile dovrà essere trasmesso a un’altra famiglia bisognosa, innescando così un effetto a catena solidale.
Liberare velocemente le persone più vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo da una condizione di sofferenza economica. È l’ambiziosa promessa di uno strumento che non prevede aiuti in denaro né assistenzialismo, ma mette nelle mani di chi lo riceve l’opportunità di cambiare concretamente la propria vita restituendogli quella dignità cui ogni essere umano ha diritto e che solo il lavoro può dare.
Nelle aree del Mondo in cui Interlife opera 1 persona su 3 vive in condizioni di estrema povertà con meno di 1$ al giorno e il 50% dei bambini al di sotto dei 5 anni soffre di malnutrizione. Non solo, grazie alla sua replicabilità, il toolkit offre inoltre un’ottica imprenditoriale che permette ai singoli beneficiari di avere un impatto positivo sulla propria comunità coinvolgendola in un processo di benessere crescente.
In un arco di tempo che va dai 12 ai 24 mesi una persona è infatti in grado, di avviare la propria micro-impresa. Terminata la fase di startup, il neo-imprenditore deve replicare il Toolkit Interlife con i prodotti e le entrate derivanti dalla propria attività per donarlo a un’altra persona in difficoltà, che avvia a sua volta una nuova micro-impresa. Si innesca così un effetto a catena che coinvolge un numero via via crescente di persone grazie alla scalabilità intrinseca del Toolkit.
Ad oggi Interlife ha avviato oltre 20 diverse tipologie di micro-imprese (di carattere agro-pastorali ma anche di commercio al dettaglio, sartoria, artigianato, etc..) in ambito rurale e nelle periferie urbane in India ed in Costa d’Avorio, dove, in collaborazione con il Ciai, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, Interlife è presente con un progetto del ministero degli Interni Italiano per l’avvio di 3.000 Toolkit a favore di altrettanti giovani.
Nelle regioni Ivoriane in cui interviene, i 3/4 della popolazione tra i 16 e i 40 anni non svolge alcuna attività lavorativa o la svolge saltuariamente a causa di mancanza di istruzione e competenze, assenza di meccanismi di accesso al credito e risorse iniziali per avviare una propria attività. Il Toolkit offre una risposta concreta alla povertà estrema di queste zone e rappresenta una valida alternativa alla migrazione.
Entro i prossimi sei mesi, grazie al già citato effetto replicativo del Toolkit, saranno avviati altri 1.500 per un totale di 3.000 Toolkit; ossia 3000 micro-imprese nascenti a vantaggio di circa 15.000 persone (considerando che a beneficiare di un Toolkit è l’intera famiglia in media composta da circa 5 persone). In attesa che questo modelli arrivi anche nel nostro paese per portare beneficio di migliaia e migliaia di famiglie italiane in povertà che non sanno come sbarcare il lunario.