Tutta la piazza smette di mormorare è il silenzio che si propaga é suggestivo. Questo binomio può essere decisivo per assegnare la Coppa: se compie due errori la sua squadra perde il primato, con un ostacolo abbattuto si va al barrage e con un percorso netto consegna il trofeo alla sua squadra. Lo accompagna il pubblico, sia trepidando quando sfiora la tripla gabbia che quando arriva senza penalità all’ultimo ostacolo per urlare di gioia. Perché questo alfiere porta a sorpresa i colori azzurri sulla sella, si chiama Bruno Chimirri e insieme al suo Tower Mouche ci fa vincere la Coppa per il secondo anno consecutivo nel tripudio generale.
Un trionfo a dir poco inatteso perché, bisogna essere onesti, in pochi avrebbero scommesso sulla incredibile vittoria azzurra nella Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo a Piazza di Siena.
Artefici dell’impresa sono stati Luca Marziani con Tokyo du Soleil e i suoi due netti, Giulia Martinengo Marquet con Verdine SZ, Emanuele Gaudiano con Caspar 232 e proprio Bruno Chimirri con Tower Mouche.
Il quartetto azzurro, capitanato dal cittì Duccio Bartalucci, è stato artefice di una prova formidabile e dopo una prima manche chiusa in testa con zero penalità a pari merito con Svizzera e USA, nella seconda ha saputo mantenere i nervi saldi e conquistare una vittoria altrettanto storica di quella ottenuta nel 2017 dopo 32 anni per una doppietta che rimanda alle vittorie consecutive degli anni Settanta quando in sella c’erano i Dinzeo ai quali oggi sono state dedicate le tribune.
Secondi a pari merito i favoriti Stati Uniti e la Svizzera. Certo i detrattori potrebbero dire tante cose, a cominciare dal fatto che i circuiti nobili stanno perdendo il loro fascino a vantaggio di competizioni sempre più attente alle esigenze di ricchi sponsor arabi oppure che il meraviglioso manto erboso é un terreno con poca aderenza che ha fatto decidere di non impiegare i migliori cavalli… però resta il fatto che la Coppa rimane a casa per la gioia dei tanti presenti e del movimento italiano, con le Frecce tricolori che, nonostante l’assenza all’ultimo minuto del Presidente dell’anno Repubblica hanno regalato due passaggi straordinari su Villa Borghese, i primi negli 86 anni di edizioni.
Nel fine settimana si assegnano i premi individuali, quelli con il montepremi più ricco, che permetteranno – con accesso gratuito, come sempre – di ammirare i binomi più forti del mondo fino alla chiusura di domani sera affidata come tradizione ai caroselli