Nel cuore di Città del Sole, a piazza Carlo Magno 13, GUSTA avvia un nuovo capitolo: una carta che custodisce l’anima del ristorante e una lavagna-vetrata che ogni giorno si riscrive, diventando il palcoscenico delle intuizioni dello chef Edoardo Conti.
Non è solo un menu: è un modo diverso di vivere il ristorante. Identità da un lato, invenzione dall’altro. Una parte fissa che racconta ciò che GUSTA è sempre stato, e una parte in perenne cambiamento, costruita sull’ispirazione del momento e sulla materia prima che arriva fresca in cucina.
Il progetto nasce dalla visione di Riccardo Celon – sommelier, giovane proprietario e anima del locale insieme alla famiglia – che ha voluto fissare nero su bianco i piatti simbolo di GUSTA senza rinunciare alla libertà creativa. Da qui la scelta di trasformare la vetrata della cucina a vista in una lavagna che, ogni giorno, ospita nuove proposte, scritte a mano e ideate sul momento.
La stessa filosofia vive nel bicchiere: Riccardo guida l’ospite in un gioco di abbinamenti con una selezione di tre vini “del giorno”, mentre il bar manager Alessandro Mastrofini costruisce cocktail su misura, scegliendo lo spirit preferito dal cliente e modellandolo intorno al piatto.
Il menu racconta i piatti che hanno fatto innamorare il pubblico: il supplì dalla doppia panatura, i fiori di zucca rivisitati, l’hummus che vibra di aromi lontani, il pastrami fatto in casa, la tartare con midollo, lo spaghetto burro e alici, l’abanico alla brace e la celebre granita di mandorle con polvere di capperi, dolce manifesto di contrasti.
Poi c’è il “teatro” della cucina a vista. Qui la brigata crea ogni giorno qualcosa di diverso: carni, pesci e verdure di stagione, cotture alla fiamma o più delicate, acidità calibrate, fondi e odori che costruiscono profondità. Dalla pluma di iberico all’anatra, fino a pesci, molluschi, funghi, carciofi: tutto diventa materia viva. Lo chef table – il banco dorato affacciato sui fornelli – è il posto da cui godersi lo spettacolo da vicino, tra tagli, sfrigolii e racconti della brigata.
Questo spirito di continua trasformazione accompagna la giornata dall’apertura alla chiusura. Dalla colazione con lievitati e caffè speciali, al pranzo di quartiere che anima sala e dehor, passando per l’aperitivo con mandorle tostate e piccoli fritti, fino alla cena, quando le luci si abbassano e ogni tavolo diventa un microcosmo da esplorare. Sempre con Riccardo in sala, pronto a creare abbinamenti su misura e a raccontare le storie dei produttori.
Con questo nuovo percorso, GUSTA conferma la sua identità di luogo dinamico, contemporaneo, legato al lifestyle e alla qualità. Un posto dove tornare spesso, perché ogni giorno succede qualcosa di diverso: un piatto che nasce, un cocktail che cambia forma, un ingrediente che ispira. Qui la cucina non è solo qualcosa da assaggiare, ma un’esperienza che si svela in tempo reale.

















