Claudio Baglioni ha scelto l’isola come punto di partenza del suo GrandTour “La vita è adesso”, presentato in anteprima nazionale allo stadio comunale. Un concerto che segna l’apertura di un percorso che nel 2026, per tutta l’estate, attraverserà quaranta città italiane. Quaranta, come gli anni che separano oggi dall’uscita dell’album omonimo, pubblicato l’8 giugno 1985 e diventato il disco più venduto nella storia della musica italiana.
La partenza ufficiale sarà il 29 giugno 2026 in Piazza San Marco a Venezia, all’interno del Festival della Bellezza. Da lì il tour seguirà un itinerario che sembra inseguire i contorni della penisola: castelli, piazze medievali, arene romane, teatri di pietra, spazi che custodiscono secoli di storia. Ogni data diventa un punto su una mappa che attraversa le acque della laguna, i borghi veneti, la Toscana, la Campania, la Sicilia, la Sardegna, fino a risalire verso il nord e chiudersi in Lombardia e Piemonte.
La formula è chiara: l’album eseguito per intero, per la prima volta dal vivo, insieme ai grandi successi che hanno scandito oltre sessant’anni di carriera. Sul palco, Baglioni sarà affiancato da venti musicisti e coristi, gli stessi che hanno registrato la nuova versione del disco nei Forum Studios di Roma. Il progetto discografico, pubblicato da Sony Music, propone le dieci tracce originali reinterpretate con arrangiamenti inediti e aggiunge un brano nuovo, Il sogno è sempre, scritto anni fa come testo e oggi trasformato in composizione orchestrale con coro lirico.
Accanto al disco, un cofanetto deluxe curato da Edizioni Curci. Mille copie numerate, un libro d’artista illustrato da Emiliano Ponzi che rilegge le liriche in immagini intense, un doppio vinile e una cartolina firmata da Baglioni. Oggetti pensati come frammenti di memoria da custodire, e allo stesso tempo parte della scenografia che accompagnerà il tour.
Il calendario procede fitto. Dopo Venezia, Villafranca e Codroipo, il percorso prosegue a Marostica, Este, Pistoia, Genova, Sordevolo, Cernobbio, Bergamo, Firenze e Cattolica. Poi la discesa verso Pompei, Siracusa, Agrigento, Palermo, Taormina. Le tappe sarde di Alghero e Cagliari fanno da ponte al ritorno sulla terraferma: Castiglioncello, Forte dei Marmi, Termoli, Barletta, Fasano, Apricena, Cirò Marina, Roccella Ionica, Santa Maria del Cedro. Infine Paestum, Lanciano, Brescia, Cervere, Vigevano, Macerata, Caserta. Altre città come Trento, Spoleto, Parma, L’Aquila e Torino verranno annunciate a breve.

Un itinerario che somiglia a una mappa in movimento, dove la geografia diventa partitura e la musica il filo che tiene insieme paesaggi, monumenti, memorie. Un percorso che richiama i viaggi d’istruzione dei giovani aristocratici europei del Settecento, i Grand Tour, in cui l’Italia era considerata il luogo in cui completare la formazione. Questa volta è la musica di Baglioni a guidare il cammino, a innestarsi nei luoghi e a restituire loro un’eco nuova.
Ogni data sarà anche un’occasione di incontro: per l’artista, che rilegge la sua storia personale in luoghi carichi di simboli, e per il pubblico, che si troverà a condividere piazze e scenari con la colonna sonora di una vita. Non celebrazione nostalgica, ma un percorso che mette in dialogo presente e passato, aprendo continuamente al futuro.