Il Globo d’Oro, uno dei premi cinematografici italiani più longevi e prestigiosi, torna con la sua 65ma edizione. Organizzato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, il riconoscimento celebra ogni anno le opere più significative del nostro cinema. Quest’anno, il Premio alla Carriera sarà assegnato a Pupi Avati, maestro indiscusso della regia e della produzione cinematografica italiana.
La scelta del grande regista bolognese è stata operata dal Comitato Cinema, rinnovato per questa edizione e guidato dalle nuove co-responsabili Francesca Biliotti, corrispondente per San Marino RTV, e Constanze Templin, giornalista e TV producer dalla Germania.
La cerimonia di premiazione, prevista per il 2 luglio, si svolgerà in una location d’eccezione: il Campidoglio, simbolo istituzionale e storico della città di Roma. L’evento si terrà nella suggestiva Sala della Protomoteca, dove i corrispondenti della Stampa Estera accoglieranno le eccellenze del cinema italiano.
Un riconoscimento di prestigio per il cinema italiano
“Il Globo d’Oro è un premio molto importante, non solo per il mondo del cinema e per noi giornalisti della Stampa Estera, ma anche per tutto il pubblico,” hanno dichiarato le nuove responsabili del Comitato Cinema. “Questo premio è la dimostrazione del forte legame che ci unisce all’Italia, il Paese che ci ospita e che raccontiamo ogni giorno. Celebrarlo attraverso la Settima Arte è per noi un onore e un privilegio.”
Nel frattempo, le giurie del premio hanno già avviato i lavori di selezione per decretare le candidature nelle diverse categorie, tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e serie TV. A comporle, corrispondenti esteri provenienti da tutto il mondo, che stanno visionando e valutando le opere per definire la rosa dei finalisti, la cui lista sarà resa nota nei prossimi mesi. Gli incontri tra giurati e professionisti del settore si svolgono regolarmente nella sede romana dell’Associazione della Stampa Estera, a Palazzo Grazioli.
Il Comitato Cinema 2025 è composto dalle co-responsabili Francesca Biliotti e Constanze Templin per la sezione lungometraggi, Antonino Galofaro (Le Temps, Svizzera) per la sezione serie TV, Patricia Mayorga (El Mercurio, Cile) per i cortometraggi e Mary Villalobos (NTN 24, Colombia) per i documentari.