lunedì, Novembre 3, 2025
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
TheSpot.news
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

Simone Veil, anima dell’Europa

Nelle sale per la Giornata della Memoria, il ritratto intimo e politico della prima presidente donna del parlamento europeo, nel bel film francese di Olivier Dahan. Ebrea deportata ad Auschwitz, magistrata, ministra della salute, sempre in difesa dei diritti dei più fragili

Luisa Gabbi by Luisa Gabbi
25 Gennaio 2025
in Cinema
Reading Time: 6 mins read
0
Simon Veil

Simon Veil

598
SHARES
3.3k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

Esce in anteprima il 27 gennaio, Giorno della Memoria, quest’anno più divisivo che mai, e dal 30 nelle sale, il film “Simone Veil, la donna del secolo”,  anima dell’Europa. Donna, ebrea, deportata e sopravvissuta, poi magistrato, ministro, prima presidente eletta, e donna, del Parlamento Europeo. Fu la voce dei diritti dei più fragili e la voce di un’Europa che non sembriamo più riconoscere. Un’Europa di solidarietà, libertà e democrazia, nata dalle ceneri e dallo sterminio della Seconda Guerra Mondiale.

Il bellissimo film francese di Olivier Dahan interpretato con grande intensità da Elsa Zylberstein e Rebecca Marder, ripercorre “a mosaico” la biografia della grande politica. Un ritratto intimo della sua vita privata e della sua vita pubblica, una grande eredità ideale e civile,  percorsa dalla ferita mai sanata di Auschwitz. “Il mio impegno a favore dell’Europa è fortemente legato alla mia deportazione” disse.

Simone Veil da anziana davanti al monumento alla Shoah

La trasmissione della memoria

Come dice il regista Olivier Dahan,  sotto traccia scorre nel film “Simone Veil, la donna del secolo”  il tema della memoria e della trasmissione della storia, andando ben oltre il tema della Giornata della Memoria. Ne ragiona la stessa protagonista. Il tema non solo di come si trasforma la lettura e la testimonianza della storia, ma anche di cosa resta dentro di noi come memoria di ciò che è stato, memoria individuale e storia collettiva. Come ci abita, con gli anni e con il cambiare in noi, la lettura degli stessi ricordi. Come si manifesta dentro di noi la potenza di ciò che ci ha dato forma, vedi, nel caso di Simone, il rapporto con la madre, la potenza di ciò che abbiamo amato, di ciò di cui abbiamo sofferto.

La forza di un’infanzia felice

Alle origini di Simone Jacob, questo il cognome, c’è un’infanzia felice in una famiglia ebrea, ma fortemente laica e democratica, con due sorelle e un fratello, un padre convinto che la Repubblica francese non li avrebbe mai traditi, una madre amabile e amatissima. Questa infanzia radiosa, illuminata dal sole e dai riflessi del mare a La Ciotat, sarà per sempre la forza di Simone e insieme lo strazio per la perdita della sua famiglia. Assunta l’importanza del trauma della deportazione, la sceneggiatura ha scelto di dare spessore a ogni fase della vita di Simone: l’infanzia, le sue rilevanti battaglie politiche, la sua nuova famiglia felice, le sue tragedie,  narrate attraverso le parole della stessa Simone Veil, a dire che Simone è stata quello che è stata, soprattutto perché era Simone.

Simone Veil nella sua attività e nei suoi studi di magistrato

La deportazione, evento atroce, parallelo a quello raccontato in Italia da Liliana Segre, marcia della morte inclusa (Simone aveva tatuato sul braccio il 78.651, Liliana il 75.190), viene presagita durante tutto il film, ma rappresentata solo nella seconda parte, come una promessa inevitabile. Nella prima parte, invece, si legge l’emergere della forza morale di Simone, l’incontro fortunato con il marito, Antoine Veil (interpretato da Olivier Gourmet e Mathieu Spinosi), la vita insieme non sempre facile, i tre figli, le sue confidenze con l’amata sorella Milou, anche lei scampata ad Auschwitz ma non ai casi della vita.

Si segue la sua progressiva convinzione, dopo la laurea a scienze politiche, a occuparsi di diritti, e quindi avvocato, magistrato, prima presidente donna del Consiglio Superiore della Magistratura. Simone Veil diventa quindi una statista negli anni Settanta, prima Ministro della salute, fautrice della depenalizzazione dell’aborto in Francia, e in seguito  europarlamentare e prima donna e primo presidente eletto del Parlamento europeo nel 1978 e fino al 1982.

“Dignità umana”, è la sua parola chiave

E’ entusiasmante seguirne i passi, le sue esperienze nelle carceri come magistrato di sorveglianza, le sue richieste per le cure sanitarie, per condizioni più umane. Le pretende e le ottiene anche per i prigionieri algerini a Tunisi, come poi in seguito si batte per i malati di Hiv e contro la diffusione della malattia. “Dignità umana” è la sua parola chiave. Non demorde, affronta burocrazia e pregiudizi, vince tante battaglie, mai quanto vorrebbe. “Non mi fate paura, sono sopravvissuta a peggiori di voi!” dice ad un comizio per le europee ai contestatori del Front National per la sua battaglia in favore dell’aborto legalizzato. Tra le tante tappe importanti della sua vita, la sua critica all’atteggiamento cieco europeo e del mondo per la guerra in Jugoslavia nel 1992.

Nel 2004 il ritorno ad Auschwitz

Il suo ritorno ad Auschwitz nel 2004 con la famiglia apre il capitolo dei ricordi e delle considerazioni sul presente. Lucida e drammatica la sua consapevolezza, nel tempo, che “sia i sopravvissuti e i testimoni sono stati messi a tacere” nel dopoguerra, che il ricordo della Shoah disturba. È forte il timore che venga dimenticato: “Siamo la spina nella loro memoria collettiva”.

La paura che la storia svanisca: “La memoria passa dalle parole, Simone” dice il marito incoraggiando l’anziana Simone che sta scrivendo i propri ricordi. “Non mancheranno i libri – lei risponde – ma il contatto con chi può dire: io c’ero”. Ma, come ha citato Tuttolibri della Stampa, recensendo le memorie di Veil appena uscite, lei ha detto: “È necessario essere disposti a fare delle concessioni, dei sacrifici, anche se può essere molto duro sul piano affettivo, se si vuole che i giovani abbiano un futuro che non sia condizionato in partenza dal rancore, dall’odio, dal desiderio di rivalsa e di vendetta”.

Non un biopic, ma la forza della narrazione

Nel film, l’infanzia felice di Simone Veil da piccola con mamma, fratello e sorelle

Il film “Simone Veil, la donna del secolo” nasce dalla proposta al regista Olivier Dahan da parte dell’attrice Elsa Zylberstein di realizzare un film sulla Veil. Alcune coincidenze lo incoraggiano: è nato a La Ciotat e suo padre era un militante antirazzista ed è scampato agli arresti tedeschi. “Sono cresciuto in un ambiente familiare dove queste questioni erano molto concrete. Simone Veil, la donna del secolo, è prima di tutto un film sulla trasmissione della storia”,  la vera ragione, afferma, per cui ha cercato di fare il film, un vero, e riuscito, film, non un biopic.

E questa forza della narrazione, infatti, dell’interpretazione e della rappresentazione si sentono moltissimo. Per scrivere la sceneggiatura il regista ha trascorso due mesi di ritiro in letture su tutto ciò che Veil ha detto e fatto, soprattutto per rintracciare quella vita intima di cui non sono state lasciate parole scritte. Sulla struttura “a mosaico”, “una storia non è necessariamente lineare,  – spiega  il regista – e questo approccio mi permette anche di liberare la creatività. Non sono dei flashback o dei flashforward, ma delle rime. Rime di colori, suoni, parole”.

Per le protagoniste una mimesi totale

Per Elsa Zylberstein “Simone Veil, la donna del secolo” restituisce a Veil l’umanità, la sua forza e le sue fragilità che non tutti avevano colto. Ho voluto che le nuove generazioni la incontrassero, perché è un esempio di donna impegnata, moderna e unica. Lei fa parte della Storia, ma credo che parli a tutti”.

Le due interpreti, oltre a imparare la storia di Veil nei dettagli, hanno dovuto affrontare un diverso lavoro di mimesi. Elsa, che ha interpretato la Veil pubblica e quindi nota attraverso tv e interviste, ha dovuto compiere un’opera di mimesi totale. “Ho imparato a camminare come lei, ho passato giorni, settimane, ad esercitarmi a parlare come lei – dice – , con quel particolare ritmo, quella maniera di accentuare le parole, di accelerare improvvisamente, di lasciare le frasi in sospeso. Il suo modo di parlare è una musica”.

Anche per  Rebecca Marder l’incontro con Simone sembra essere un destino. “Avevo letto l’autobiografia Une vie due anni prima, mi aveva sconvolta e non avrei mai immaginato che avrei avuto l’onore di interpretarla. Per me, lei rappresenta la forza, una donna a cui le giovani ragazze e i giovani uomini devono molto. È impensabile che le battaglie che ha combattuto debbano ancora essere portate avanti oggi. Ciò che mi colpisce e mi impressiona di più in lei è la sua fede nell’umanità. Alcuni sopravvissuti ai campi avevano un terribile senso di colpa che impediva loro di andare avanti. Al contrario, in lei c’era la convinzione che il fatto di essere sopravvissuta dovesse servire a qualcosa. C’è in lei un universalismo e una fede nella laicità incredibili”.

Il film è distribuito da Wanted Cinema, qui le sale in cui è in programmazione

Tags: Europagiornata della memoriala donna del secoloOlocaustoShoahSimone Veil
Share239Tweet150SendShare
Previous Post

La Serie Sky “M – Il Figlio del Secolo”: I nuovi espisodi

Next Post

La decima di “Slow Wine” a Treviso, buono, giusto e solidale

Luisa Gabbi

Luisa Gabbi

Ti potrebbero interessare

Il regista Gastón Duprat presenta Homo Sapiens?, ritratto ironico e malinconico dell’uomo moderno, tra Buenos Aires e la Sicilia
Cinema

Gastón Duprat: “Homo Sapiens? è una commedia sull’imperfezione umana

by Monica Straniero
29 Ottobre 2025
Dettagli allegato Luca-Argentero-@ANDREA-PIRRELLO
Cinema

“Una famiglia sottosopra”: Luca Argentero nel nuovo film di Alessandro Genovesi

by Floriana Lovino
27 Ottobre 2025
Alla-festa-della-rivoluzione-cast
Cinema

Alla Festa della Rivoluzione, il D’Annunzio che non avevamo mai visto

by Monica Straniero
26 Ottobre 2025
caleb-landry-jones_-red_dracula_fotofondazionecinema
Cinema

Luc Besson reinventa il mito: “Dracula è la più grande storia d’amore mai scritta”

by Floriana Lovino
25 Ottobre 2025
Springsteen: Liberami dal Nulla, il film sul Boss
Cinema

Springsteen: Liberami dal Nulla, il film sul Boss

by Marco Michelli
23 Ottobre 2025

Articoli + popolari

  • Pumbino

    Pumbino non ce l’ha fatta. E il suo addio commuove il web

    6960 shares
    Share 2783 Tweet 1740
  • Bob Dylan zittisce il pubblico dell’Auditorium di Roma

    2274 shares
    Share 910 Tweet 569
  • “Un uomo di nome Otto”: un’accattivante commedia con Tom Hanks

    2270 shares
    Share 908 Tweet 568
  • Under 30, il premio per i giovani attori italiani

    1879 shares
    Share 751 Tweet 470
  • Antoni Benaiges: Una storia di coraggio e memoria

    1670 shares
    Share 668 Tweet 418

Articoli recenti

Stranger Things 5 Foto di Dania Ceragioli

Stranger Things chiude il cerchio: i Duffer e il cast a Lucca per salutare i fan

2 Novembre 2025
Alice-Sinigaglia

La nuova scena del teatro italiano passa da “Anni Luce”

31 Ottobre 2025
ElenaLaMatta_PhGuglielmoVerrienti_AgCubo

Paola Minaccioni dà voce a Elena Di Porto, l’antieroina del ghetto romano

31 Ottobre 2025
ELECTRIC-CHILD_Elliott-in-server_Gabriel-Sandru-

Oltre lo Specchio Film Festival: a Milano il cinema che guarda oltre

31 Ottobre 2025
Totò, Napoli, anni Cinquanta. Uno scatto intimo del Principe de Curtis, simbolo eterno della comicità e dell’anima partenopea. Credito: Archivio Parisio Onlus / Ph. Studio Troncone

Totò e la sua Napoli: un amore in mostra a Palazzo Reale

31 Ottobre 2025
Cover originale de La donna, il sogno & il grande incubo (1995)

Halloween sotto il segno di Max Pezzali

31 Ottobre 2025
Il Tre autore di Anima Nera Foto di Federico Caraffa

Il Tre presenta Anima Nera in anteprima alla Discoteca Laziale di Roma

30 Ottobre 2025
Stranger Things

Stranger Things 5: l’ultima stagione arriva su Netflix a novembre. Tutto quello che c’è da sapere

30 Ottobre 2025
Claudia Gerini

La commedia torna protagonista a Monte-Carlo Film Festival de la Comédie

29 Ottobre 2025
Smashing Machine

Il cinema come dialogo: a Roma la XXIX edizione del Tertio Millennio Film Fest

29 Ottobre 2025

thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

  • Progetto
  • Contatti
  • Partner
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.