Gli episodi quinto e sesto, in uscita il 24 gennaio su Sky e NOW, della serie M. Il figlio del Secolo di Joe Wright con Luca Marinelli rappresentano un punto di svolta nella parabola politica del Duce: Mussolini non si accontenta del governo, vuole il controllo assoluto del Parlamento.
Dopo la Marcia su Roma del 1922, Mussolini è salito al potere, ma la sua sete di dominio non si placa. La nuova legge elettorale, introdotta con il chiaro intento di consolidare il controllo fascista, gli consente di ottenere la maggioranza assoluta con appena un quarto dei voti. La serie si addentra con grande accuratezza nel gioco politico e nelle manovre oscure che caratterizzarono questo periodo cruciale della storia italiana.
In questi episodi, emerge il ruolo chiave di Don Luigi Sturzo, leader del Partito Popolare Italiano, che tenta di ostacolare Mussolini. Tuttavia, il Duce, con abili trattative e concessioni alla Chiesa, riesce a ottenere la sua rimozione dalla scena politica. Nel frattempo, per garantirsi una vittoria schiacciante alle urne, Mussolini apre le liste fasciste a esponenti di diversi schieramenti politici, determinando un esodo di parlamentari verso il partito vincente.
I nuovi episodi approfondiscono le dinamiche interne al partito fascista. Quando un influente capo fascista si oppone a questa politica di inclusione in nome della purezza del movimento, Mussolini non esita a farlo eliminare brutalmente. Questa rappresentazione evidenzia il crescente clima di violenza e repressione che caratterizzò il regime.
La sceneggiatura, firmata da Stefano Bises e Davide Serino, si avvale del contributo dello stesso Scurati, autore del libro omonimo da cui la serie trae ispirazione. Gli episodi quinto e sesto segnano una fase cruciale di questa drammatica ascesa, in cui la politica si intreccia con la violenza, la propaganda e le ambizioni personali di Mussolini.