Emilia Pérez conquista le scene con ben sei candidature nelle shortlist agli Oscar 2025.Tra i riconoscimenti spicca la selezione come rappresentante della Francia nella categoria Miglior Film Internazionale, affiancata dalle nomination per colonna sonora originale, trucco e acconciatura, sound design e ben due per la miglior canzone originale.
Rita, giovane e ambiziosa avvocata di un prestigioso studio legale, si ritrova a difendere criminali più che a consegnarli alla giustizia. La sua vita prende una svolta imprevista quando un potente boss del cartello messicano le propone un incarico singolare: aiutarlo a ritirarsi dal mondo della droga e a scomparire per sempre. Tuttavia, l’uomo ha un sogno ancora più profondo e personale: diventare la donna che ha sempre desiderato essere. Insoddisfatta del suo lavoro e in cerca di un senso nuovo, Rita accetta, senza immaginare che questa decisione cambierà la vita di molti.
Jacques Audiard racconta che l’idea del film è nata dalla lettura del romanzo Écoute di Boris Razon, in cui compare un personaggio transgender che desidera sottoporsi a un intervento chirurgico. Questa suggestione è diventata l’origine di una storia completamente nuova.. Durante il lockdown del 2020, il regista francese ha scritto una prima bozza che ricordava più un libretto d’opera che una sceneggiatura tradizionale. La struttura in atti, i personaggi archetipici e la limitatezza delle scenografie hanno ispirato la creazione di un universo narrativo che mescola noir, melodramma, commedia e musical.
Audiard ha scelto di ambientare il film principalmente su un palcoscenico, rinunciando ai set reali in Messico. La decisione non è solo legata a esigenze tecniche, ma riflette l’idea iniziale di un’opera lirica: uno spazio dove ogni elemento, dalle luci ai corpi degli attori, contribuisce alla costruzione di un mondo immaginario. Con la direttrice artistica Virginie Montel e il direttore della fotografia Paul Guilhaume, Audiard ha costruito un’estetica che gioca con la profondità di campo e il dinamismo tra primo piano e sfondo, elementi già sperimentati ne Il profeta.
La scelta del cast è stata fondamentale per dare vita ai personaggi. Zoe Saldaña si è dimostrata perfetta per il ruolo di Rita, grazie al suo carisma e alle sue doti di cantante e ballerina. Selena Gomez, scelta per un ruolo secondario, ha colpito Audiard per la sua energia e autenticità. La ricerca per il personaggio di Manitas è stata più complessa: Karla Sofía, attrice transgender con un passato da attore, ha portato al ruolo una coerenza e una profondità uniche, basate sulla sua esperienza personale. La costruzione di Manitas, un personaggio che unisce forza e vulnerabilità, è stata il risultato di un lungo lavoro con il reparto trucco, i costumisti e gli artisti degli effetti visivi.
Audiard sottolinea di non avere un approccio teorico alle tematiche transgender, ma di essersi lasciato guidare dall’esperienza di Karla Sofía, che gli ha raccontato il coraggio e il dolore necessari per affrontare una transizione. Questo tema si intreccia con uno dei fili conduttori ricorrenti nei film di Audiard: il peso della violenza e la possibilità di redenzione. In Emilia Pérez, il cambiamento di sesso non è la soluzione definitiva al ciclo della violenza, ma rappresenta un passo verso la libertà e l’emancipazione.
Con Emilia Pérez, Audiard non solo esplora nuove possibilità narrative e stilistiche, ma riflette anche sul suo percorso da regista. Dopo dieci film, dichiara di sentirsi più libero e sicuro nelle sue scelte, capace di sperimentare e di portare la sua visione originale sullo schermo, pur rimanendo fedele ai temi e alle intuizioni che lo hanno sempre ispirato. Il film, insieme a Vermiglio della regista italiana Maura Delperoo,The Apprentice, Dune: Part Two, Beetlejuice Beetlejuice, Nosferatu, Wicked, Challengers, The Wild Robot, Gladiator II e Blitz, è stato selezionati nella shortlist dei candidati in diverse categorie per la corsa agli Oscar 2025.
La cinquina dei finalisti sarà annunciata il 17 gennaio. La cerimonia degli Oscar 2025 sarà presentata da Conan O’Brien il 2 marzo e trasmessa in diretta su ABC, raggiungendo oltre 200 Paesi in tutto il mondo.