Si alza il sipario della Contrada venerdì 4 ottobre, quando al teatro Bobbio di Trieste, Vladimir Luxuria vestirà i panni di Princesa di Fabrizio Coniglio, la storia vera della transessuale brasiliana Fernanda Farias de Albuquerque, resa nota dalla musica e dal testo di Fabrizio De André nel 1996 e dall’autobiografia scritta con Maurizio Iannelli (pubblicata da Sensibili alle foglie nel 1994).
Vladimir Luxuria regalerà al pubblico le emozioni e le malinconie di Princesa che ha purtroppo vissuto anche lei, in parte, sulla sua pelle.
Principessa è un ragazzino che non si riconosce nel proprio corpo e, fin da piccola, desidera essere una ragazza: si trucca, gioca con le bambole, vuole disperatamente essere altro (altra). Inizia così. un viaggio difficile e sofferto, che parte da un paese rurale del Brasile, per arrivare alle metropoli brasiliane ed europee, alla ricerca della propria identità sessuale. Nella sua vita cadrà vittima di droga, alcolismo, prostituzione. Un incontro importante, però, avverrà in carcere, quando conosce un vicino di cella, Giovanni, da cui nascerà un amore platonico che la salverà, almeno in parte, da quell’inferno.
Per lo spettacolo teatrale, scritto e diretto da Fabrizio Coniglio, si sono prese le parole della stessa Princesa, che ha scritto un’autobiografia con Maurizio Iannelli durante un comune periodo nel carcere di Rebibbia.
Vladimir Luxuria racconta così la vicenda complicata e difficile di Fernanda: «Per realizzare il suo sogno, Princesa ha dovuto combattere contro tanti mostri, quello della violenza sessuale, perché è stato abusato da bambino, quello della discriminazione, e purtroppo il mostro della solitudine, che spesso come effetto ha anche il perdersi prima nell’alcol e poi nella droga. E infine, come se non bastasse, la sieropositività.»
L’ex conduttrice de L’Isola dei Famosi non ha mai incontrato personalmente Princesa, ma l’ha conosciuta tramite il libro già citato e tramite una canzone che Fabrizio De André le aveva dedicato nel disco Anime Salve.
Ha spiegato a TgCom24: «Io ho vissuto come Fernanda, ho sperimentato di tutto, dall’insulto alle botte, ma ho avuto la fortuna di avere un carattere forte, di avere anche un sostegno familiare, una solidarietà tra amici».
Princesa, invece, «non è riuscita a superare la violenza che ha incontrato sul suo cammino e alla fine ha deciso di dire addio alla sua vita. Quindi forse il messaggio che vorrei trasmettere io è: mai più “princese”, mai più vittime di quella solitudine.»
Lo spettacolo, tutto tratto da lettere autentiche, si svolge in carcere, dove il pubblico diventa testimone dei sogni, delle malinconie della protagonista, che troverà conforto grazie al rapporto che ha, soltanto dalla sua finestra, col suo vicino di cella, con cui nascerà un amore platonico che la salverà dall’inferno.
scritto e diretto da Fabrizio Coniglio
con Vladimir Luxuria
scene Paola Castrignanò
costumi Sandra Cardini disegno luci Francesco Barbera
produzione Teatro e Società
Biglietti anche su vivaticket, informazioni: 040.948471
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