Il Procida Film Festival è pronto a tornare, e questa XII edizione con il suo programma di cinema, arte e storie che nascono dall’incanto dell’isola flegrea. Procida, ormai entrata di diritto nell’Olimpo delle città culturali italiane, diventa ancora una volta il teatro di un evento che unisce registi emergenti e stelle del cinema, tutto all’insegna di una profonda celebrazione del territorio.
Dal 18 al 22 settembre, l’isola si trasforma in un set a cielo aperto. Ma qui, a differenza di Hollywood, i veri protagonisti non saranno solo i riflettori puntati sulle star, ma anche gli scorci suggestivi, i vicoli che profumano di mare e la comunità che accoglie questo festival come una festa di famiglia. Diretto da Beppe Convertini, Il festival vedrà al centro un concorso di 20 cortometraggi, venti opere selezionate non per l’appeal di grandi budget o nomi altisonanti, ma per la capacità di narrare storie autentiche. A valutarli e assegnare i relativi premi, una giuria d’eccezione composta dalla produttrice Paola Lucisano, l’attore Fabio Troiano, l’attrice e regista Michela Andreozzi e il casting director Armando Pizzuti.
Un pizzico di glamour non poteva mancare, e infatti si attende la presenza di volti noti come Ornella Muti e Andrea Roncato, che tra una proiezione e l’altra si concederanno qualche risata con il pubblico. Ornella, ormai habituée del festival, ha confessato l’anno scorso che Procida le ricorda “quelle isole perdute degli anni ‘60, dove ci si poteva nascondere dal mondo intero”.
Film come Ecce bombo, Mi manda Picone, Segreti Segreti, L’inchiesta, Celluloide e Vite strozzate hanno fatto di Lina Sastri uno dei volti più amati del cinema italiano. Spesso paragonata alla leggendaria Anna Magnani, è stato il regista Nanni Loy a sottolineare questa somiglianza, descrivendo Sastri come “un po’ come la Magnani, sempre insoddisfatta e autocritica, ma con una straordinaria sensibilità”. Forse pochi sanno inoltre che la Sastri ha un debole per i luoghi di mare. “Procida mi ha chiamata”, ha raccontato, “è stata una delle poche isole che ha saputo rispondermi”. Il Festival sarà l’occasione per consegnare ad un’artista a tutto tondo, il premio alla carriera e il palcoscenico per il suo debutto alla regia con La casa di Ninetta.
Un altro grande momento del festival sarà l’anteprima della serie Raiuno Gerri, una piccola perla che vedrà protagonisti Irene Ferri e Giulio Beranek. Il Festival non dimentica però le ricorrenze importanti: il centenario di Marcello Mastroianni sarà celebrato con una mostra fotografica nel Complesso Conventuale di Santa Margherita Nuova. Un luogo magico, quasi sospeso nel tempo, proprio come i ritratti di “Caro Marcello” che omaggeranno il mito.
Non poteva mancare un tocco nostalgico con i festeggiamenti per i 30 anni de Il Postino. Alfredo Cozzolino, amico d’infanzia di Massimo Troisi, presenterà il suo libro Il Massimo dei giochi. “Massimo era un genio del quotidiano, un poeta che sapeva vedere il meraviglioso nel banale”, ha più volte dichiarato Cozzolino. Insieme a lui, il regista Alessandro Bencivenga proietterà il documentario Il mio amico Massimo, per riportare il genio di Troisi tra le strade procidane.
Ma c’è di più. Dopo 40 anni di silenzio, la storica Villa Eldorado riaprirà le sue porte al pubblico. Elsa Morante, che qui trovò l’ispirazione per il suo romanzo L’isola di Arturo, avrebbe sicuramente approvato. La leggenda narra che spesso si aggirasse tra i giardini della villa alla ricerca di nuove storie da scrivere. I fortunati che vi entreranno quest’anno potranno camminare letteralmente nei suoi passi.