Si è conclusa la 22ª edizione di MoliseCinema. Dal 6 all’11 agosto, Casacalenda ha ospitato proiezioni, incontri e momenti di confronto, culminati nella cerimonia di premiazione che ha celebrato le migliori opere in concorso.
Il festival, che quest’anno ha registrato una partecipazione straordinaria di pubblico, ha saputo intrecciare cinema e cultura in un ricco programma di eventi, tra cui concerti, mostre e iniziative pensate anche per le nuove generazioni.
Una menzione speciale va all’incontro con Valerio Mastandrea, a cui è stato dedicato il libro “Per caso ma non per sbaglio”, curato da Federico Pedroni e Federico Pommier Vincelli, testimonianza di un percorso artistico e umano unico nel suo genere.
I premi a MoliseCinema
Tra le opere premiate, si distingue il documentario “Amor” di Virginia Eleuteri Serpieri, che ha conquistato il titolo di Miglior Documentario nella sezione Frontiere – Premio Giuseppe Folchi. La giuria, composta da Sophie Chiarello, Sabrina Varani e Lucrezia Lo Bianco, ha elogiato il film per la sua capacità di fondere un linguaggio visivo innovativo con una narrazione intima e riflessiva, capace di esplorare con delicatezza temi complessi. Anche “Il Piano Segreto” di Ruben Monterosso e Federico Savonitto ha ricevuto una menzione speciale per il suo approccio originale e stratificato nel raccontare la riscoperta di un autore dimenticato e la visione artistica che ne deriva.
Nel campo dei cortometraggi italiani, “De l’amour perdu” di Lorenzo Quagliozzi ha trionfato come Miglior Cortometraggio Italiano, grazie alla sua esplorazione poetica e surreale dell’intimità femminile. La giuria, composta da Mino Capuano, Federico Pedroni e Yile Yara Vianello, ha riconosciuto nell’opera una forza emotiva che trascende la narrazione tradizionale. The Meatseller di Margherita Giusti, con la sua animazione raffinata e intensa, ha ricevuto una menzione speciale.
Sul fronte internazionale, il cortometraggio “La Asistente” di Pierre Llanos (Perù) ha ottenuto il titolo di Miglior Cortometraggio Internazionale. La giuria ha sottolineato la delicatezza con cui il film racconta una storia di crescita personale attraverso un uso sapiente dei silenzi e dei dettagli quotidiani. Menzioni speciali sono state attribuite a Matta und Matto di Bianca Caderas e Kerstin Zemp (Svizzera) e a Qu’importe la distance di Léo Fontaine (Francia), entrambi per la loro capacità di offrire una critica sociale incisiva attraverso tecniche visive innovative.
Il pubblico ha assegnato il proprio riconoscimento al cortometraggio belga “Allégresse” di Gillie Cinneri, che ha saputo conquistare gli spettatori con una narrazione tragicomica e sorprendente.
Ma il festival non è stato solo proiezioni e premi: MoliseCinema 2024 ha offerto molto di più. Il programma ha proposto da una serie di eventi collaterali che hanno saputo coinvolgere un pubblico eterogeneo, dai cinefili più appassionati alle famiglie e ai giovani. In particolare, l’incontro con Valerio Mastandrea ha rappresentato un momento di grande interesse, sia per la sua notorietà nel mondo del cinema italiano sia per la presentazione del libro a lui dedicato, “Per caso ma non per sbaglio”, curato da Federico Pedroni e Federico Pommier Vincelli. Questo volume rappresenta il settimo della collana del festival, un omaggio a una carriera che ha saputo distinguersi per versatilità e profondità.
Sguardo al futuro: MoliseCinema Tour
Non è solo il presente a caratterizzare MoliseCinema, ma anche la sua capacità di guardare al futuro e di portare il cinema d’autore nei luoghi più disparati.
Con il MoliseCinema Tour, che dal 17 agosto al 5 settembre toccherà vari comuni della regione, il festival conferma la sua vocazione itinerante e inclusiva, portando il grande schermo anche nei centri più piccoli e continuando a promuovere il cinema come strumento di cultura e coesione sociale.
MoliseCinema 2024, sotto la direzione artistica di Federico Pommier Vincelli e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura e della Regione Molise, ha dimostrato ancora una volta la sua vitalità e la capacità di innovarsi, costruendo ponti tra tradizione e avanguardia, tra il locale e il globale. Un’edizione che, oltre a celebrare il talento, ha saputo far riflettere e emozionare, confermandosi come un appuntamento imperdibile nel calendario culturale italiano.