Il prossimo venerdì 14 maggio, nel cuore pulsante di Roma, Spazio Valeriani aprirà le porte alla mostra “L’Ora Blu”, una personale di Marilina Succo. Originaria di Torino, Marilina Succo è un’attrice e artista che ha sempre considerato la pittura come un mezzo d’espressione profondamente personale e intimo. Tuttavia, due anni fa, un’importante azienda italiana la sfidò a condividere la sua arte con il pubblico, un invito che accettò con entusiasmo, dando così inizio a una serie di esposizioni che l’hanno portata a collaborare con vari enti fino a giungere a questa mostra, curata da Mario Tacinelli.
L’arte di Marilina Succo è fuori dal tempo e dallo spazio, caratterizzata da una grammatica pittorica che trascende la realtà. I suoi dipinti sono popolati da grandi volti immaginari dai colori vivaci, che richiamano l’espressionismo e sono contraddistinti da occhi che si trasformano in spirali infinite. Come osserva il curatore Mario Tacinelli, queste spirali sembrano risucchiare lo spettatore, inducendolo in uno stato di estasi. Gli occhi nei quadri di Marilina Succo invitano a vedere il mondo con una prospettiva nuova e a lasciarsi andare. Per l’artista, la spirale simboleggia il movimento non solo spaziale ma, soprattutto, emotivo, rappresentando una continua possibilità di sviluppo e di espansione, ma anche di ciclicità e regressione, se percorsa in senso inverso.
A questo simbolismo complesso si aggiunge un uso del colore libero e surreale, pensato non per descrivere, ma per sorprendere e colpire. Marilina Succo trae ispirazione dall’Ora Blu, quel momento magico della giornata in cui la luce del sole è appena calata o deve ancora sorgere, creando un’atmosfera carica di suggestione. Il titolo della mostra evoca proprio queste ore particolari, note per i loro effetti ottici e psicologici, e rafforza il messaggio dell’artista che, attraverso le sue opere, invita a riconnettersi con le parti più profonde ed emotive di sé.
L’intenzione di Marilina Succo si manifesta concretamente anche attraverso le sue performance, che sono parte integrante della sua ricerca artistica. Per lei, la pittura, pur essendo un’elaborazione personale, non esaurisce il suo processo creativo, che si completa con il suo diretto coinvolgimento con il pubblico. A differenza del lavoro attoriale, la performance è caratterizzata da spontaneità e autenticità. In queste esibizioni, Marilina Succo si presenta in relazione all’altro, superando la bidimensionalità della tela e coinvolgendo il pubblico in un’esperienza artistica unica.