Lui si chiama Loid ed è una spia che ha il nome in codice di Twilight e lavora per il regno di Westalis per bloccare le insidie della nazione rivale Ostania. E’ sposato con Yor, senza però sapere che anche lei ha una doppia vita ed in realtà è un’assassina che agisce sotto le spoglie di Thorn Princess. Fosse “solo” questo, potrebbe quasi ricordare il film Mr e Mrs Smith interpretato da Brad Pitt e Angelina Jolie…
Invece il folle genio creativo di Endo non si è accontentato perché alle doppie vite dei due genitori hanno affiancato le capacità di Anya, la loro figlia adottiva, che è una telepate e conosce, ovviamente a loro insaputa, i pensieri e i segreti di entrambi…
Per aiutare Anya a vincere una gara scolastica di pasticceria, la famiglia si reca nella pittoresca e innevata cittadina di Frigis, dove però la vacanza sarà funestata da un nuovo complotto militare che minaccia la pace mondiale.
Questi gli ingredienti di “Spy x Family – Code: White” film di animazione vero e proprio che si ispira al manga (creato da Tatsuya Endo) divenuto apprezzata (dagli amanti del genere) serie a cartoni umoristica (e piuttosto assurda) e appare perfettamente fruibile anche da chi non ha mai visto nemmeno un episodio.
Insomma, visti tutti gli ingredienti, comprendete che si tratta di un film che ha fatto parlare di sè, sia da parte di chi lo ha incensato, sia dai detrattori del genere… fermo restando che, per questa estensione cinematografica dell’anime di Crunchyroll, animata di Sony e distribuito da Eagle Picture, è innegabile precisare che tante assurdità non sono certamente frutto del caso, ma di un lavoro approfondito che ha portato Endo ha citare la guerra fredda, il concetto di Natale e, soprattutto la descrizione dei caratteri dei protagonisti, grazie ad una sensibilità nel ritrarre le loro fragilità e la loro idea di famiglia, in cui si ritrovano tutti i mali della nostra società.
Tra sogni e bisogni (perdonate il gioco di parole apparente, ma chi lo andrà a vedere saprà di cosa parlo), mi dimenticavo di menzionare che, tanto per non farsi mancare nulla, accanto alla ragazzina, super fan di una serie di spie chiamata Bondman e consumatrice seriale di noccioline, svetta l’enorme cane Bond che – ovviamente – è un preveggente…
Di tale caleidoscopio animato, il commento più particolareggiato, a mio parere, lo ha scritto Lorenza Negri nella sua recensione su Wired (qui il link), dove ha detto che “La sensibilità con cui viene descritto il senso di inadeguatezza nei confronti del concetto di famiglia tradizionale dei tre come marito e padre, moglie e madre, e figlia viene sottolineata solo per rivelarsi infondata: insieme formano la famiglia ideale, amabilmente anticonvenzionale, basata sulla premura, l’attenzione e il desiderio di proteggersi vicendevolmente. Cosa importa che non siano una vera famiglia?”
Per chiudere un’ultima cosa assurda: questo film in Giappone ha debuttato lo scorso dicembre, proprio perché sembra dedicato al Natale, con tanto di atmosfere natalizie… Ovviamente da noi esce nelle sale il 24 aprile…