Nel mondo del rally, una forma bizzarra e complessa di sport motoristico con ogni sorta di regole arcane, il 1983 è l’anno in cui si fece la storia quello in cui lo sfavorito team Lancia, guidato dal carismatico Cesare Fiorio, Riccardo Scamarcio, affronta il potente team Audi in una delle più grandi rivalità della storia dello sport. Oltre a recitare nel film, Scamarcio ha anche scritto la sceneggiatura insieme al regista del film e a Filippo Bologna.
Diretto da Stefano Mordini, regista de La Scuola Cattolica, Race for Glory: Audi vs Lancia esce nei cinema italiani dal 21 marzo. Protagonista è Fiorio, manager della Lancia alle prese con budget limitati, un’auto fragile e tecnicamente inferiore all’auto tedesca e un pilota di punta come Walter Röhrl (Volker Bruch) eccentrico, disinteressato alla vittoria. Nonostante queste sfide, Fiorio è concentrato unicamente sulla vittoria del campionato, mentre convince la Lancia che la sua tecnologia obsoleta a due ruote motrici può sconfiggere l’Audi.
Race for Glory (da non confondere con Race for Glory del 1989 , su un motociclista sfavorito che conquista il mondo), cavalca l’onda recente di drammi automobilistici raccontati sul grande schermo, iniziati con Rush del 2013 , proseguite con Ford v Ferrari (2019), Lamborghini (2022, un altro progetto Lionsgate) e, più recentemente, Ferrari (2023).
I momenti più riusciti sono quelli in cui si zittisce il brusio delle auto in corsa e rimane in evidenza solo l’isolamento di Florio. L’attore Scamarcio costruisce un personaggio complesso, i cui pensieri ci accompagnano per tutta la narrazione, mentre orchestra la vittoria della Lancia con pura tenacia e fortuna Fiorio deve ricorrere ad alcuni trucchi subdoli, a volte divertenti, per difendere le apparenze di una società solida che al contrario fa acqua da tutte le parti.
È un uomo ossessionato e intransigente nella sua visione. Quando qualcuno gli chiede quale sia il pericolo del suo sport, risponde: “La morte ha paura di coloro che la inseguono. Invece di aspettarla, le corriamo dietro. E si allontana”. In quel momento sembra proprio un uomo che si è totalmente convinto di qualcosa, e al diavolo tutti gli altri.