Un dedalo di libri, immagini e ricordi di ogni voce figlia di un Secolo (tra)scorso.
E’ “Il Cassetto Segreto” il nuovo film di Costanza Quatriglio, proiettato oggi nella sezione Forum della 74ª edizione del Festival di Berlino.
Film documentario, prodotto da Indyca e Luce Cinecittà con Rai Cinema, narra in prima persona una epopea famigliare partendo della biblioteca di suo padre Giuseppe Quatriglio, importante giornalista e firma storica delGiornale di Sicilia. Nato nel 1922, nella sua attività di instancabile cronista e corrispondente, sarà una rilevante figura intellettuale nella Sicilia del dopoguerra. Appassionato scrittore di Storia e letteratura, nel 2000 è stato finalista nello Strega con Sabìr ma è noto soprattutto per il saggio Mille anni in Sicilia. Nel centenario della nascita del genitore, nel gennaio 2022, la regista riaprendo le porte della casa palermitana in cui è cresciuta, ci rende conto, racconta, l’incredibile archivio conservato- in un caos meticoloso– dove tutto ha ordine o un appunto. Una biblioteca personale capace, partendo dall’Isola dei miti, di raccontare il meglio della cultura, delle intenzioni sociali del Novecento. L’ipertesto di un viaggio sentimentale attraverso fotografie, filmati 8mm, materiali audio raccolti in tutto il Mondo dagli anni Quaranta fino alle riprese del 2011 con la testimonianza di un investigatore quasi novantenne. Un letterato, definito dal suo amico Sciascia, “Instancabile ricercatore di cose siciliane”.
Da quel luogo e quel dialogo filmato, nella ricerca del cassetto segreto, in un donarsi intrecciato di memoria privata e collettiva la regista può donare la biblioteca e l’archivio alla Regione Siciliana. nasce così il “Fondo Giuseppe Quatriglio”, che per la sua grande rilevanza storica è stato dichiarato di “Interesse culturale” dalla Soprintendenza archivistica della Sicilia nell’Archivio di Stato di Palermo. Costanza Quatriglio ha esordito 20 anni fa alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes nel 2003 con L’Isola (restaurato nel 2023 da Cinecittà).
Autrice e regista poliedrica ha diretto film e documentari premiati in numerosi festival internazionali alla Mostra di Venezia , nel 2013, ha presentato in selezione ufficiale fuori concorso “Con il fiato sospeso” con il quale ha ottenuto diversi riconoscimenti. Molti Nastri d’Argento:Terramatta nel 2013, Triangle nel 2015, mentre 87 Ore ha ottenuto il Nastro d’argento speciale nel 2016. Sembra mio figlio, presentato al Festival di Locarno del 2018 è vincitore di un Ciak d’oro. I suoi ultimi lavori sono La bambina che non voleva cantare e Trafficante di virus e Palermo sospesa.
Abbiamo ricordato il lavoro di Costanza Quatriglio di questi anni poiché crediamo- alla luce di questo racconto autobiografico di grande forza e sensibilità – di poter meglio comprendere il suo metodo artistico, la sua ricerca. Importante anche ricordare il montaggio di Letizia Caudullo improvvisamente scomparsa in questi giorni.
Portare il cinema dentro il proprio set personale è un pa(e)saggio pieno, articolato. Illuminare le debordanti radici materiali ed emotive della propria educazione sentimentale, come l’albero famigliare una genealogia possibile della Sicilia; dai conquistatori tunisini, passando dal mosaico di Ruggero II, all’inquisizione e i suoi disegni ritrovati 1964 fino a raccontare il terremoto del Belice e il suo destino.
Dalle centinaia di pagine possono provare a raccontare il viaggio di Giuseppe Quatriglio, nominiamo qualche paragrafo dei capitoli, delle vite, di una monumentale Storia paterna che, nel suo archivio, siede sulle panchine del Tempo con Guttuso, Sciascia, Ignazio Butitta, Enrico Fermi e registra dialoghi di Sartre, Carlo Levi e molti altri attori e attrici che girarono sulle Isole Eolie: la Magnani e la Bergman.
Un Novecento oramai sconosciuto che viene raccontato e trasmesso dalla regista( con la sua presenza/assenza) con questa personale donazione, capace di farci ritrovare parte di una memoria collettiva. Nel rimando di una Costanza ultima figlia di un mosaico o una Arianna in grado di ritrovare il filo dentro il Dedalo progenitore. Il Tempo debito. Questo probabilmente il nostro cassetto segreto.