Lo spettacolo teatrale “Questa non è casa mia” di Giulia Trippetta, in scena la Teatro Basilica dal 7 al 10 dicembre, indaga le sfumature psicologiche che ruotano intorno alla domanda “Quale è la mia casa?”. Sul paco lo spettatore viene coinvolto nel viaggio interiore della protagonista attraverso paure, insicurezze e desideri profondi conferiscono allo spettacolo un’atmosfera coinvolgente, con richiami al mondo fantastico di “Alice nel paese delle meraviglie”.
Giulia Trippetta conferma ancora una volta la sua maturità sociale. Le riflessioni sulla definizione dell’età adulta, la ricerca di spazio in un mondo frenetico e competitivo, e le domande esistenziali universali sono il filo conduttore delle sue opere teatrali.
E’ lei nella parte di una giovane donna immersa in una scena minimale. Pochi oggetti intorno a distrarre il suo pensiero da una domanda apparentemente semplice che muove la protagonista ad affrontare percorso alla ricerca di un posto che riesca a darle quel senso di serenità che ha ormai abbandonato da anni. Scappata dal piccolo paesino di provincia da cui proviene, e al quale non si sente più di appartenere, la protagonista porterà per mano lo spettatore in questo viaggio di formazione al limite dell’assurdo.
Come in un moderno “Alice nel paese delle meraviglie” Tripletta incontrerà personaggi reali e a volte buffe caricature che la metteranno di fronte alle sue più profonde paure e insicurezze, ma che le faranno scoprire anche i suoi desideri più reconditi. Un spettacolo in cui il confine tra ciò che è vero e ciò che è frutto della sua testa si confonde a causa di un’ironia sottile e a volte impenetrabile.
Trippetta al pari dello spettatore non troverà tutte le risposte che cerca ma che le farà capire l’importanza del saper attraversare con coraggio il dolore che la vita ci pone davanti, dolore da cui per anni aveva cercato di fuggire; e chissà che non si nasconda proprio lì la risposta alla sua domanda.