Povere Creature in concorso a Venezia 80
In concorso a Venezia 80 il nuovo film di Yorgos Lanthimos “Povere Creature! (Poor Things)” con protagonista Emma Stone (anche produttrice) e con Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssefe Jerrod Carmichael. Dal 25 gennaio 2024 al cinema distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Dopo aver entusiasmato Venezia nel 2018 con La Favorita, il principale esponente greco della Weird Wave Yorgos Lanthimos torna a collaborare con lo sceneggiatore Tony McNamara ed Emma Stone per adattare il romanzo cult di Alasdair Gray del 1992.
L’incredibile storia di Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) un avvocato donnaiolo, in un’avventura attraverso i continenti.
Poor Things: un inno alla libertà e all’emancipazione con Emma Stone
Un inno alla libertà contro ogni convenzione sociale, all’importanza della conoscenza, all’emancipazione. Corpo e mente di questa rivoluzione è un femminile “mostro di Frankestein” Bella Baxter, da “ritardata”, come la definisce inizialmente l’assistente di suo padre, che lei chiama inconscimanete God per abbreviare, che deambula con difficoltà, ripete i versi degli animali ibridi che girano per casa, come un cane – gallina, uno dei tanti esperimenti di Godwin, e non riesce a frenare i suoi istinti. Come quando scopre i piaceri dell’autoerotismo e in seguito del sesso, “perché la gente non fa sempre questo?“, chiede perplessa a Duncan dopo uno dei loro tanti incontri sessuali.
Povere creature é non solo il film più forte della Mostra del Cinema di Venezia ma anche uno dei migliori di quest’anno.
Il mondo iperbolico costruito da Lanthimos, fatto di incroci improbabili di animali (una costante nei suoi film), tram sospesi per aria, immagini quadrangolari che sottolineano ancora di più la grottesca vicenda di Bella che passa presto dal bianco e nero dell’incoscienza ai colori vividi, patinati della scoperta: Lisbona, il mare, l’Egitto, Parigi.
Bella cavalca il mondo come cavalca il suo amante, come un animale, senza inibizioni, senza paure, curiosa, affamata, libera dalle convenzioni sociali, felice. Sono proprio le imposizioni della società a imprigionare, a renderci tristi, frustrati, le dice un giovane e affascinante ragazzo conosciuto durante il viaggio in nave, ed è una delle riflessioni più potenti del film. Le strutture che non ha Bella ne fanno una creatura unica, trascinante, che non ha il “peso della vita” sulle spalle, che non è complicata come, per esempio, lo è Duncan e tutti gli altri che incontra sul suo percorso, che non ha freni che le impediscono di essere davvero sé stessa.
Emma Stone è l’interprete perfetta per questo ruolo istrionico, sfaccettato, estremo, Bella è il simbolo di una donna caparbia, moderna, che il regista con “Povere Creature!” celebra con il suo stile personale e peculiare che per molti può essere respingente ma che è sempre carico di significati esaltati da un’estetica conturbante e da una scrittura accattivante, quella dello stesso Lanthimos e di Tony McNamara, che avevano già collaborato per “La favorita”, ispirandosi dall’omonimo libro di Alasdair Gray.
La rivoluzione di Bella è quella della donna nel corso dei secoli concentrata da Lanthimos in un film che senza retorica, con tagliente ironia e provocando ci regala un personaggio spiazzante, difficilmente dimenticabile.