L’attrice di La pazza gioia e La prima cosa bella si mette alla prova da regista e lo fa con un film sulle dinamiche di una famiglia disfunzionale.. «Era un film che sognavo la notte», rivela, e che racconta di un rapporto malato e patologico tra una famiglia e i due figli accecati dall’amore verso i genitori.
Felicità: la trama del film di Micaela Ramazzotti
Desirè (Micaela Ramazzotti) è una giovane donna della periferia romana che lavora come acconciatrice nel mondo del cinema. La sua vita è un caos: non riesce a trovare un equilibrio con sé stessa, con il compagno Bruno (Sergio Rubini), un professore universitario completamente diverso da lei, e soprattutto con i genitori, interpretati da Max Tortora e Anna Galiena. Due genitori che assomigliano più a dei mostri che a degli esseri umani. L’ultimo membro della famiglia è il fratello Claudio (Matteo Olivetti), un ragazzo ingabbiato tra le mura di casa di mamma e papà, incapace di reagire alle loro imposizioni.
Claudio inizia a soffrire di depressione, di disturbo bipolare e sbalzi d’umore. Desirè è l’unica che si rende conto della gravità della situazione, a differenza dei genitori che continuano a denigrare il secondo genito. La sorella decide allora di ricoverarlo in un centro di salute mentale, nonostante la famiglia non approvi. E le vessazioni si abbattono anche su Desirè.
L’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti
Il personaggio di Desirè è perfettamente nelle corde di Micaela Ramazzotti. Infatti erano già comparsi qua e là, nella filmografia dell’attrice lanciata da Paolo Virzì, dei personaggi simili a Desirè. Lei è pura, senza freni, verace, stralunata, fragile e infelice, ma porta con sé un grande amore. Sul finale imboccherà per un momento la strada giusta: tra uno scossone e l’altro, uno schiaffo in faccia e un pugno nello stomaco, capirà a chi donare il suo cuore.
Nonostante i genitori non le abbiamo mai donato affetto (a 18 anni è scappata di casa), Desirè riuscirà comunque a scoprire l’amore, grazie al suo coraggio. «La protagonista è vessata, ha l’angoscia di vivere: in un certo senso ho messo in lei tutte le donne che ho interpretato finora – commenta un’entusiasta Micaela Ramazzotti – mi piace flirtare con i personaggi fragili». Desirè avrà la forza di fare un passo per salvare il fratello, a costo di sacrificare la propria vita. Lì assapora, per un attimo, la felicità.