A Venezia 80 fuori concorso il film L’ordine del tempo della grande regista italiana, premiata con il Leone alla carriera, Liliana Cavani, tratto dal libro del fisico Carlo Rovelli.
Il film tratto dal libro del fisico Carlo Rovelli
“Io e lo sceneggiatore Paolo Costella avevamo letto L’ordine del tempo di Carlo Rovelli e ci sembrò bello condividere la scoperta di quel testo fascinoso e un po’ inquietante con un film”, ha dichiarato la regista.
Tra la fine del mondo e l’invasione dei Granchi Blu, la grande regista italiana trasporta sullo schermo la paura di un futuro che riserva molte incognite ad una umanità sempre più ripiegata su se stessa. La pellicola presentata fuori concorso è interpretata da Angela Molina, Claudia Gerini, Valentina Cervi, Richard Sammel, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport, Francesca Inaudi e Fabrizio Rongione
Lo sapeva già Albert Einstein: “La divisione tra passato, presente e futuro è solo un’ostinata illusione”. Ma Liliana Cavani, sceglie di oltrepassare il concetto espresso dal genio, autore della celeberrima formula E = mc2.
Un’opera corale per rimarcare il concetto della relatività del tempo
La trama è presto detta. Gli antichi greci avevano coniato ben quattro diversi termini per indicare il concetto di tempo: χρόνος (kronos), καιρός (kairos), αἰών (Aion) e ἐνιαυτός (Eniautos). Tutti noi non facciamo che ripetere a noi stessi e agli altri che non abbiamo mai abbastanza tempo. Partendo da questa considerazione, Liliana Cavani orchestra con grazia un’opera corale incentrata su un gruppo di amici che una sera d’estate, in vacanza in una villa al mare a Sabaudia per celebrare un genetliaco, scopre che il mondo sta per finire a causa di un asteroide, soprannominato Anaconda, che a breve colpirà il nostro pianeta. Tra rimorsi, rimpianti, desideri, speranze, segreti, silenzi e parole questo spicchio di umanità sperimenterà una sorta di Apocalisse da camera. E le ore che mancano alla fine dell’umanità scorreranno per tutti questi personaggi a un ritmo inusitato e imprevedibile, talvolta veloce, a tratti lentissimo.
“L’ordine del tempo” è un delizioso e acuto lungometraggio che trasfigura sul grande schermo le parole del fisico italiano, ovvero: “L’ emozione del tempo è precisamente ciò che per noi è il tempo. Il tempo siamo noi”. Il film è la cronaca di un’apocalisse annunciata. Un’opera che ci pone un interrogativo decisamente rilevante: se scoprissimo che il mondo sta per terminare, come sceglieremmo di trascorre le nostre ultime ore sul pianeta Terra?
La vita è un viaggio secondo l’ordine del tempo?
“La vita è una specie di “viaggio” che noi UMANI facciamo nell’Universo secondo un programma che non abbiamo scelto ma che accade, così come tutto accade, secondo “l’ordine del tempo”., spiega ancora Cavani. “Per questa avventura ho avuto attori bravissimi capaci di esprimere, con grande autenticità, la varietà di emozioni che il racconto richiede”.
Ma dunque la vita è proprio un viaggio secondo l’ordine del tempo? Di sicuro è un viaggio… inquietante.