Beth Hart, una cantautrice impavidamente onesta, ha estasiato il pubblico dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, venerdì 30 giugno. 2023.
Il concerto si apre con Hart che scalza e fasciata in una tutina molto aderente, si fa strada tra il pubblico del parterre e canta a cappella uno dei suoi show stopper, la cover di Something’s Gotta Hold On Me di Etta James
Paragonata spesso a Janis Joplin, Hart racchiude lo spirito e la sostanza anche di altri artisti brillanti, come Amy Winehouse e Lou Reed.
Già sulle note di Love is a lie e Spirit of God, scende sulla Cavea un’atmosfera irrequieta. Hart si aggira sul palco come una pantera, per accovacciarsi di tanto in tanto sul bordo pronta a saltare sul pubblico.
Parte di quel senso di irrequietezza, ovviamente, deriva dal fatto di essere consapevoli di avere di fronte una sopravvissuta, una che potrebbe avere una crisi da un momento all’altro.
In diversi momenti del concerto, Hart ha parlato della dipendenza di suo padre dal gioco d’azzardo e di come l’ha lasciata in giovane età, della morte di sua sorella per AIDS e delle sue stesse lotte con il disturbo bipolare. Nella sua canzone “Woman down”, canta:”Diciassette anni e sono tutta incasinata dentro / mi sono tagliata solo per sentirmi viva”. In “War in My Mind”: “c’è una guerra nella mia mente / Cerca e troverai / Che sta urlando tutto il tempo”.
Una scaletta che attinge da Don’t Explain” nel 2011, “Seesaw” nel 2013, “Black Coffee” nel 2018 e “War in My Mind” nel 2019. Canzoni che anche se rese da solista e in acustico hanno una profondità emotiva che toglie il fiato.
Eppure la cantautrice americana, pianista, chitarrista, nonché una delle più grandi voci della scena rock e blues mondiali, irradia sul pubblico una forte positività. Abbraccia i compagni di band. Li presenta- Jon Nichols alla chitarra, Tom Lilly al basso e Bill Ransom alla batteria. Li ringrazia e si scusa con loro se va fuori tempo.
Molti sono stati i momenti in cui interrompe il concerto per esprimere sincera gratitudine al pubblico; non è difficile intuire che la forza che le serve per salire sul palco – combattendo i suoi demoni per il nostro divertimento – derivi in gran parte dal sostegno che riceve da una folla adorante.