Può uno che non ha mai amato i Transformers (ebbene sì, nemmeno come giocattoli!) scrivere una sorta di recensione sul nuovo film della saga?
Difficile. Per questo forse se siete appassionati della saga il mio umile commento al nuovo episodio “Transformers: il risveglio” non fa per voi. Oppure sì, anche solo per leggere punti di vista diversi.
Intanto è utile spiegare il perché non mi ci sia mai affezionato: non riesco proprio ad entrarci in empatia con questi robot capaci di trasformarsi in qualsiasi cosa; poi non ho mai accettato (ma questo in generale, vale anche per la Marvel, che diamine!) che qualsiasi scontro, seppur extraterrestre, finisse con il fare a botte…
E dire che il precedente capitolo della saga, Bumblebee, mi aveva positivamente colpito per quel non so che di diverso da tutti gli altri. E non devo essere stato il solo ad averlo visto come un unicum, visto che molti colleghi – più bravi e specializzati nello scrivere recensioni – l’abbiamo citato proprio in questa occasione per rimarcare la grande attesa in questo settimo capitolo.
Invece, “Transformers: il risveglio”, seppur con un nuovo regista Steven Caple Jr. (Creed II) pare invece ispirarsi non tanto all’Autobot giallo ma al primo film della serie, quello interpretato da Shia LaBeouf per intenderci.
E dunque, come allora ecco rivivere una trama non proprio insolita: bene e male contrapposti e robotici si combattono con il supporto di ragazzi umani ventenni Noah (Anthony Ramos) e Elena (Dominique Fishback), che sembrano essere rimasti ai margini della società (quella umana) ma che si scoprono decisamente brillanti in quello che per intenderci è uno spin-off/prequel della saga, vale a dire un film ambientato prima degli eventi del 2007 che avevano caratterizzato i primi 5 episodi a firma Michael Bay, (che di questo capitolo fa il produttore).
Senza raccontarvi la trama sono due le segnalazioni che meritano di essere evidenziate: oltre agli Autobot scopriamo che ci sono altri alieni, i Maximal che, invece di trasformarsi in auto per non farsi scoprire e restare nascosti sulla Terra, si trasformano in animali; inoltre, per la prima volta sono gli Autobot a dover fare riferimento agli umani per sventare (?) la minaccia dei cattivi. Eppoi semmai ve la doveste perdere (ma non lo fate!) sappiate che la scena mid-credits, seppur interessante, non fornisce indizi sul futuro del franchise.
Per quello resta l’indicazione (non confermata) che la Paramount abbia già pensato sia ad un nuovo capitolo di Transformers, oltre a prevedere un altro episodio prequel, che dovrebbe concludere la cosiddetta (odierna) “trilogia del risveglio”.
“Transformers: il risveglio”, nelle sale dal 7 giugno