Roma, 01 agosto 2022 – Sta per tornare uno degli appuntamenti più attesi nella Capitale, il premio cinematografico tra i più antichi e longevi in Italia, il Globo d’Oro, organizzato dall’Associazione Stampa Estera in Italia per premiare il valore e il merito di registi, attori, attrici e produttori
italiani. La giuria, composta da più di 40 corrispondenti per la stampa estera dall’Italia insieme ai
direttori artistici Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, ha scelto in questi giorni i finalisti della sessantaduesima edizione, che verranno premiati la sera del 4 ottobre 2022 nella suggestiva cornice
dell’Auditorium Parco della Musica.
«Il cinema è una finestra su mondi possibili – come lo descrive Claudio Lavanga, Direttore Artistico e corrispondente di NBC NEWS – ed è stato lasciando aperta questa finestra e dando spazio
all’immaginifica magica dimensione del grande schermo che i giurati hanno selezionato le terne
finaliste».
In gara a contendersi il premio per il Miglior Film quest’anno saranno l’Arminuta di Giuseppe Bonito, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, e Qui rido io di Mario Martone; questi ultimi due in
gara anche per la categoria Migliore Regia insieme al film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino. Per la Migliore Opera Prima troviamo, invece, Piccolo corpo di Laura Samani, Una femmina
di Francesco Costabile, e Californie diretto dai registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.
E buonanotte, Marilyn ha gli occhi neri, E noi come stronzi rimanemmo a guardare sono in lizza
per la Miglior Commedia; mentre le serie TV finaliste sono Strappare lungo i bordi, la serie tv
animata scritta e diretta da Zerocalcare, Diavoli e Il Re.
Per le categorie riservate agli interpreti, invece, nella sezione premio per la Miglior Attrice troviamo in gara Lina Siciliano, volto esordiente in Una Femmina, Anna Ferraiolli per I fratelli de Filippo, e Vanessa Scalera per L’Arminuta. Mentre i tre finalisti per la categoria maschile sono Silvio
Orlando protagonista di Ariaferma, Toni Servillo scelto per la sua interpretazione in Qui rido io, e
Pierfrancesco Favino per Nostalgia. A loro si unisce la Giovane Promessa che quest’anno vedrà
contendersi Sofia Fiore de L’Arminuta, Luca Vergoni de La scuola cattolica e Filippo Scotti in È
stata la mano di Dio.
Ed è Carlo Verdone – uno degli attori e dei registi più prolifici, simpatici e attenti al racconto ironico e tagliente dell’Italia e degli italiani – a vincere il Premio alla Carriera.
Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora la giuria ha selezionato Nicola Piovani per le musiche
de I fratelli de Filippo, Pasquale Scialò per Ariaferma e Sergio Bruni per Qui rido io. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Simone d’Arcangelo per Re Granchio,
Luca Bigazzi per Ariaferma, e Renato Berta per Qui rido io; chiude la serie il Premio alla Miglior
Sceneggiatura: Sergio Rubini, Angelo Pasquini e Carla Cavalluzzi per I fratelli de Filippo, Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella per Ariaferma, e Paolo Sorrentino per È stata la
mano di Dio.