A Bologna per la sua seconda edizione, la rassegna e.lette, “Scritture e immagini di donne che varcano i confini”, promossa dall’associazione Orlando, presenta domenica 19 giugno il reportage “Al posto di Maria” della giornalista Alessandra Coppola, accompagnata dalle splendide foto inedite di Pietro Masturzo, alcune delle quali pubblicate qui da TheSpotNews in anteprima esclusiva.
L’evento, a conclusione di tre giorni di eventi, riprende l’attenzione di e.lette rivolta al confine orientale, con un focus sul conflitto in Ucraina visto attraverso la lente delle scritture delle donne. Il reportage di Alessandra Coppola, giornalista del Corriere, si svolge in un remoto villaggio moldavo di confine, dove uomini soli ospitano donne e bambini ucraini nelle case che stanno costruendo per le mogli, colf e badanti all’estero. L’incontro si terrà alle 11.30 al Centro di documentazione delle donne Bologna, in Via del Piombo 5, con la moderazione di Valentina Millozzi.
Alessandra Coppola è giornalista, al Corriere della Sera dal 1999. Quasi sempre agli Esteri, dopo una breve esperienza nella redazione della Cronaca, dove si è occupata migranti e seconde generazioni, ora è responsabile delle serie podcast, ultima delle quali è: “Mi fido di lei. Le parole di Giovanni Falcone”.
Pietro Masturzo è un fotografo documentarista e fotoreporter indipendente con laurea in Relazioni internazionali e diplomatiche all’università L’Orientale di Napoli, per poi dedicarsi completamente alla fotografia, grazie alla quale ha raccontato conflitti, crisi umanitarie e importanti eventi di carattere politico e sociale, collaborando con le più importanti testate italiane e internazionali, ottenendo molti riconoscimenti. E’ un membro dell’agenzia Prospekt.
I confini che varcano le scritture in programma in questa edizione sono anche quelli che dovrebbero separare le diverse forme di arti e performatività: oltre al reportage di Alessandra Coppola e le foto di Masturzo, l’agire dell’artista ucraina Maria Proshkovska presente a Bologna grazie a un’edizione speciale del Programma di Residenze ROSE del MAMbo nel confronto con l’artista Sergey Kantsedal, artista in residenza al MAMbo, sabato 18 giugno al Centro di documentazione delle donne Bologna su‘Ukrainian feminist art during the war. 2014 – 2022′ / ‘L’arte femminista ucraina durante la guerra. 2014 – 2022’ e la scrittura di finizione di Ivana Sojat, venerdì 17 giugno alla Biblioteca di San Giorgio di Piano con la presentazione del libro “Segreti di famiglia” con il gruppo di lettura Falling Book.
L’associazione Orlando – che ha fondato la Biblioteca italiana delle donne e ha ideato e gestisce dal 1982 il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne in convenzione con il Comune di Bologna – in rete con l’associazione Falling Book e il Comune di San Giorgio di Piano – entra con la rassegna di incontri del weekend la cui direzione artistica è stata affidata alla scrittrice Alessandra Sarchi, nella seconda fase di un progetto, sostenuto e finanziato dal Bando Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna, dal titolo “E.lette: La lettura aumentata per un Safe Space intersezionale e itinerante”.
“E.lette è una rassegna che riporta al centro la capacità di lettura e produzione simbolica delle donne sul presente – racconta Samanta Picciaiola, presidente dell’Associazione Orlando – Attraversando i conflitti e declinando i desideri e.lette si pone all’interno di un sistema culturale ancora fortemente caratterizzato dalla scarsa visibilità delle molteplici soggettività che scrivono e agiscono con l’intento di rendere visibili le visioni altre sul mondo della produzione e della fruizione artistica. e.lette legge la città in relazione con il mondo superando i confini e costruendo ponti che varcano le soglie del consueto.”
A proposito degli ospiti invece Alessandra Sarchi aggiunge “Mai come oggi il tema dei confini richiede una riflessione plurale e non univoca. Le tre ospiti di e.lette di quest’anno, la scrittrice croata Ivana Sojat, l’artista ucraina Maria Proshkovska e la giornalista italiana Alessandra Coppola hanno esplorato, ciascuna con una personalissima declinazione espressiva, il senso dell’identità e del ruolo femminile là dove guerra, rimozione e minorità sembrerebbero maggiormente negarla. Dando voce a chi spesso voce non ha, ci restituiscono una visione più complessa e completa della storia recente e del presente in cui siamo immersi.”
Altre informazioni su e.lette: https://orlando.women.it/
FB: Centro delle donne di Bologna