Il dottor Michael Morbius (Jared Leto) è un luminare nel campo della biochimica, ma è anche affetto da una rara malattia del sangue che lo ha fortemente debilitato nel fisico e che ha compromesso pesantemente la sua aspettativa di vita. Votato al bene, all’altruismo e alla cura degli altri, il dottor Morbius si occupa in modo anticonvenzionale dei suoi pazienti e, contemporaneamente, cerca con ogni mezzo una cura per la propria condizione, supportato dalla brillante dottoressa Martine Bancroft (Adria Arjona), collega, amica e forse qualcosa di più; e dal facoltoso amico d’infanzia Milo (Matt Smith), che con il dottor Morbius condivide l’invalidante patologia ematologica.
I suoi esperimenti, inizialmente promettenti, porteranno il dottor Morbius a contrarre una straordinaria forma di vampirismo, che tingerà il film di vere e proprie tinte horror in grado di far urlare e saltare gli spettatori.
Morbius, uno dei personaggi più controversi e affascinanti dell’universo della Marvel, arriva finalmente sul grande schermo dal 31 marzo e diretto da Daniel Espinosa (Life, Safe House), con Jared Leto (Dallas Buyes Club, House of Gucci). Pur ispirandosi all’universo costruito con Venom, il film è tuttavia privo di ironia e non ha alcuna linea comica. Si propone, invece, come una rappresentazione molto più dark, horror e molto più intima e personale di un nuovo personaggio che si inserisce nello Spider-verse (l’universo di Spider-Man) come un vero e proprio antieroe enigmatico, che in questo primo film vedremo struggersi tra le proprie convinzioni morali e i suoi nuovi bisogni fisici incontrollabili, legati al suo accidentale vampirismo.
Spaventoso e avvincente, nel corso del film andrà in scena lo struggente conflitto tra i due amici di sempre Morbius e Milo (gli “Spartani”, come si chiamano tra di loro “i pochi contro i molti”) che, pur essendo afflitti dalla stessa condizione, avranno modi opposti per reagire a essa. A differenza di Morbius, infatti, Milo non si tirerà indietro davanti alla bramosia di più sangue e di più potere. Non cercherà di combatterla, accettando con fierezza ciò che è e la sua nuova occasione alla vita.
Lo spiega bene Matt Smith, che interpreta proprio Milo. “Michael è sempre stato guidato dalla scienza, Milo ha sempre seguito le sensazioni e l’arte. Mentre Michael studiava la struttura atomica e gli elementi della vita, Milo beveva whisky della migliore qualità, vedeva i film di Bergman e mangiava nei posti più lussuosi. Milo è per cogliere l’attimo e vivere il momento.”
Jared Leto, che è noto per essere piuttosto selettivo con i ruoli che sceglie di interpretare per via della preparazione che mette in atto ogni volta, non delude in Morbius e si trasforma più volte nel corso del film, tanto sul piano fisico quanto su quello mentale, rappresentando con giustizia i conflitti interiori ed esteriori del complicato Dottor Morbius.
Nel complesso, grazie anche agli effetti speciali, i colpi di scena e l’ottima interpretazione dei protagonisti, Morbius, se non del tutto originale, è un film che funziona. È evidente, tuttavia, che si tratta solo di un film di presentazione di un personaggio che ha ancora tanto da dire e che avremo modo di rincontrare presto. Il dilemma tra bene e male, che tanto tormenta il dottor Morbius, non viene risolto nei 108 minuti di film, che comunque danno un’avvincente infarinatura di ciò che è Morbius, l’anti-eroe fino a questo momento ignoto, che ora è possibile iniziare a conoscere al cinema a partire dal 31 marzo.