L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta” andrà in onda dal 6 febbraio 2022 andranno in onda in prima serata su Raiuno i nuovi episodi dell’amatissima serie tratta dai romanzi omonimi di Elena Ferrante. Il pubblico potrà così scoprire cosa succederà a Lila e Lenù, interpretate ancora una volta dalle straordinarie Gaia Girace e Margherita Mazzucco. A firmare la regia Daniele Luchetti che ha raccolto il testimone di Saverio Costanzo.
Nelle nuove puntate Elena e Lila sono diventate donne. Lo sono diventate molto presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l’agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena Ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo e ambivalente, a volte evidente nella dolorosa e inevitabile alternanza di esplosioni violente o di incontri che gli riservano prospettive inattese.
Storia di chi fugge e di chi resta’ è un grande romanzo che può essere definito “epico domestico”. Il regista Daniele Luchetti ammette di aver riconosciuto nelle dinamiche familiari del romanzo quelle che hanno segnato la sua infanzia. “La mia intenzione è stata quella di raccontare in modo veritiero e interessante il tentativo di “liberazione” delle donne di quell’epoca. Le nostre mamme e i nostri papà erano poco più che adolescenti quando hanno fatto figli, messo su casa e questo cast lo ha messo in scena brillantemente, stimolando le loro emozioni in zone che per loro non sono ancora state vissute.
La Girace ha dato prova di grandi doti di attrice con un personaggio creditbile: “Conosco la rabbia di Lila che non ha potuto studiare perché è quella di mia madre. Questa eterna lotta della donna per cercare di avere una parità l’ho vissuta, anche con il senso di colpa di essere maschio. Ho dovuto interpretare un personaggio distrutto, ma dentro ha la fame e la voglia di lottare, ha un figlio da mantenere quasi da sola, non si affida mai completamente a nessuno. Spero di essere stata credibile”.
Per Margherita Mazzucco l’esperienza sul set l’ha aiutata ad entrare nell’ottica degli anni 70: “Io ho diciannove anni, non so come gestire una cosa, come fare discorsi politici, insieme lo abbiamo fatto”.
Il regista Luchetti ha infine voluto precisare aver cambiato troppo dal libro “ sennò i fan mi avrebbero fatto a pezzi. Sono stato fedele al romanzo, con la tigna che chi vedrà la serie potrà notare qualche differenza”.